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Cagliari, Maran: «Possiamo ancora dire la nostra»

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Vigilia di Cagliari-Roma, la conferenza stampa di Maran: dal momento della squadra all’avversario, passando per la situazione che sta vivendo il calcio italiano ed il Paese

Poco più di ventiquattr’ore a Cagliari-Roma, in programma domani alle 18 alla Sardegna Arena. In mattinata Rolando Maran ha incontrato i media nella sala stampa di Asseminello per presentare la sfida contro i giallorossi di Fonseca: di seguito la conferenza stampa integrale del tecnico.

Cagliari-Roma, la conferenza stampa di Maran

L’allenatore trentino è partito dalla situazione relativa al Coronavirus, che ha inevitabilmente toccato anche il pallone: «Dispiace per la situazione al di là dei provvedimenti sportivi. I recuperi saranno tardi, il campionato ne risulta un po’ sfalsato. Noi abbiamo vissuto una vigilia surreale a Verona. Fino all’ultimo non sapevamo se avremmo giocato. Ci siamo trovati in piena notte a discutere sugli scenari senza un’ufficialità vera. Intorno stava esplodendo il vero allarme virus, era una situazione delicata ma abbiamo agito con professionalità Comunque abbiamo fatto una settimana di lavoro ben fatto. Quando siamo rientrati da Verona eravamo quasi più esausti che dopo una gara, poi ci siamo messi a lavorare per bene. Forse abbiamo perso qualcosa in termini di brillantezza, ma nelle ultime gare abbiamo provato a reagire. Contro il Napoli abbiamo fatto male per certi versi, abbiamo voglia di riprenderci al di là del fatto che affrontiamo la Roma. Pensiamo a noi stessi. La Roma ha giocato da poco ma arriva dall’entusiasmo per il passaggio del turno in Europa».

IL MOMENTO – «Veniamo sicuramente da un periodo negativo, non cerchiamo giustificazioni. Ora questi ragazzi vanno sostenuti, poi noi come squadra dobbiamo stimolare l’amore verso questi colori e farci sostenere. Comprendo la delusione per il momento, ma mancano tante partite e la classifica dice che possiamo ancora divertirci se usciamo dalla fase nera più forti. A volte vedi una squadra lavorare benissimo in allenamento e poi non riuscire a trasferirlo sul campo, quella è una cosa frustrante. Noi non dobbiamo farci prendere dall’ansia e dobbiamo canalizzare in modo giusto l’energia senza risparmiare nulla. Le parole del presidente denotano il suo amore per la squadra, questo a volte gli fa trovare le chiavi giuste. Perfetto il messaggio che adesso conta vincere anche giocando male. La stima del presidente è una gratificazione enorme e mi riempie di responsabilità. Quando non riesci a ripagare presidente e tifosi dispiace tanto, spero di riuscire a dare a tutta la città le soddisfazioni che merita».

LA SQUADRA – «Pereiro è un giocatore offensivo, con le caratteristiche di Nainggolan e Joao Pedro. Si possono utilizzare anche insieme, vedremo se a gara in corso o dall’inizio. Ma la squadra nella partita di domani dovrà avere grande equilibrio. Paloschi? Tutti si devono sentire pronti, ogni settimana deve essere come il primo giorno e tutti devono mettermi in difficoltà nelle scelte. Le due settimane di lavoro mi hanno fatto vedere voglia da parte di tutti. Ceppitelli? Sta vivendo una situazione incredibile, sembrava risolta ma poi ha fatto dei passi indietro. Il dolore non passa, dispiace a tutti noi e per lui è una cosa devastante».

LA ROMA – «La Roma ha esterni offensivi che possono variare, subisce pochissimi tiri e ha fisicità, per non parlare del potenziale offensivo. Potrebbe stare più in alto in classifica».

Dichiarazioni raccolte dal nostro inviato ad Assemini Sergio Cadeddu

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