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Mancosu, amore senza fine con il Cagliari: rossoblù verso l’ADDIO. I numeri

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I numeri di Marco Mancosu con il Cagliari: il centrocampista sardo è vicino all’addio alla squadra isolana

Alfiere, soldato fedele, innamorato, amante, sardo e si potrebbe andare avanti all’infinito. Marco Mancosu è stato tante cose per il Cagliari. La partita persa contro la Fiorentina lo scorso maggio nell’ultima giornata di Serie A, è stata per molti giocatori un’occasione di addio. Soprattutto per Mancosu. Quella dell’Unipol Domus è stata l’ultima partita in maglia rossoblù per il centrocampista, diciassette anni dopo la prima volta. L’allora tecnico isolano Marco Giampaolo lo fece esordire nell’ultima di campionato contro l’Ascoli, ma al Del Duca. Una gara impreziosita da quel pizzico romanticismo sportivo che ha reso il debutto nella massima serie indimenticabile: primo gol in assoluto in Serie A, macchiato solo dalla sconfitta per 2-1. Ora si aprono gli scenari per il suo futuro. Se Mancosu volesse restare nel calcio giocato, la sua permanenza al Cagliari è improbabile. E’ quanto traspare dalle parole del Ds Nereo Bonato nella conferenza stampa di ieri.

Una lunga carriera, una vita a spasso per terre straniere, diverse, forse “scomode”, ma con l’ago della bussola sempre indirizzato verso la madre terra, l’amata Sardegna, la sua amata Cagliari. Un giro immenso per poi tornare dove si è stati bene, con i colori indossati sin dalla più tenera età. Lo aveva detto lo stesso Mancosu lo scorso giugno in conferenza stampa: «Sono 15 anni che giro, sono come l’immigrato a Bruxelles che guarda la Sardegna da fuori». Il ritorno in Serie B sotto Fabio Liverani prima e Claudio Ranieri in seguito, con il numero di maglia della leggenda rossoblù Daniele Conti: 27 presenze, 5 gol e 6 assist, ma l’ombra degli infortuni è stata pesante nell’ultima Serie A. Mancosu è pronto a dire nuovamente addio al Cagliari dopo 50 presenze in tutte le competizioni, 6 gol e 7 assist totali, ma con l’impressione di essersi immaginati numeri più alti. Perché il classe 1988 ha lasciato il segno con questa squadra: con impegno, fatica, amore e, soprattutto, tanta gavetta.

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