2015

Marco Storari, dove ci eravamo lasciati

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Stadio Sant’Elia di Cagliari, 16 marzo 2008. L’arbitro Girardi concede un rigore al Torino per un fallo di mano di Parola in area rossoblù. La squadra allenata da Ballardini sta conducendo il match per 1-0, grazie ad un magnifico gol di Jeda. Ora gli ospiti avrebbero l’opportunità di pareggiare. Di Michele si presenta sul dischetto, ma Marco Storari para.

 

Non il primo e nemmeno ultimo miracolo del portiere del Cagliari in quell’annata, ma forse il più significativo di quella stagione conclusa con una salvezza insperata anche grazie alle sue parate. E alla fine quella gara, dal potenziale 1-1, finì 3-0 per il Cagliari grazie alla doppietta di Acquafresca, ma soprattutto grazie alla parata di Storari.

  

Sette anni dopo, il portierone di Pisa riparte da quel rigore. Dal granata del Toro al granata del Trapani, il risultato non cambia. Storari para. E ieri, nel terzo turno di Coppa Italia, l’ha fatto per tre volte. Tre rigori neutralizzati sui sei calciati dai padroni di casa, tra tempi regolamentari, supplementari e rigori. Una media del 50%. Dopo i 90 minuti passati a guardare i compagni contro l’Entella, Storari è tornato protagonista in quel che è stata la sua competizione nei cinque anni alla Juventus.

 

Non si può dire, invece, che la B sia il suo campionato, ma come detto da lui stesso nel post-gara: «Siamo solo di passaggio». Ieri il Cagliari ha avuto un assaggio di cosa si dovrà aspettare nel campionato cadetto, ma anche le avversarie hanno visto di cosa è in grado di fare il portiere rossoblù. Trascinatore, protagonista e supereroe. Sette anni dopo, il riscatto del Cagliari riparte nuovamente dalle parate di Marco Storari. Decisivo, anche dagli undici metri.

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