2013

Marroccu: “Cagliari sempre più emblema di sardità”

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Questo pomeriggio presso la facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Cagliari si è tenuto un incontro al quale hanno partecipato, fra gli altri, l’agente Fifa Andrea D’Amico, il professor Stefano Tatti, docente di Diritto Amministrativo dello Sport, ed il direttore generale del Cagliari Francesco Marroccu.

Davanti ad una platea di studenti per il dg rossoblù c’è stata occasione di raccontare la figura professionale del dirigente sportivo, fra avvertimenti seri riguardo l’importanza di tenersi costantemente informati su tutto ciò che riguarda il mondo del pallone, e confidenze più leggere (“Il momento più bello è quello del calciomercato, anche se regolarmente a un’ora dalla fine cambia tutto e devi ricominciare da capo“).

Marroccu ha raccontato ai ragazzi del suo sogno divenuto realtà: “Sono innamorato del mio lavoro, è quello che avrei sempre voluto fare. Aggiungeteci che sono innamorato anche del Cagliari e capirete che per me questo impegno equivale ad un sei al superenalotto, non potrei chiedere di più“.

Impossibile evitare il discorso stadio: “Sarebbe vitale tornare a Is Arenas, sul quale abbiamo investito molto: le diplomazie sono sempre al lavoro, inutile dire che la volontà è quella di evitare l’unica alternativa, Trieste.”

Nell’organigramma siamo tutti sardi” – risponde il dg ad uno studente che immagina un parallelo fra Cagliari e Athletic Bilbao – “è un valore aggiunto, un’identità forte che ci unisce e corrobora. Anche il settore giovanile è improntato alla sardità, qualche effetto comincia a vedersi bene anche in prima squadra“.

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