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Mancosu: «Cagliari? Ecco quando ci avrei potuto giocare»

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Matteo Mancosu, ex calciatore e membro dello staff del settore giovanile del Cagliari, ha rilasciato delle dichiarazioni

L’edizione odierna del quotidiano L’Unione Sarda ha riportato le dichiarazioni dell’ex calciatore Matteo Mancosu. Il membro dello staff della formazione U 15 del Cagliari ha parlato di vari temi in una lunga intervista. Le sue parole:

FAMIGLIA MANCOSU – «Mio padre ci ha indirizzati verso il calcio: è andata bene».

MARCO – «Siamo riusciti a giocare tutti da professionisti, con grandi soddisfazioni. Quando Marco è tornato al Cagliari è stata una gioia incredibile, l’ho saputo dai social e l’ho chiamato subito perché non mi aveva detto nulla».

CAGLIARI SFIORATO E NUOVO RUOLO – «Un po’ è un rimpianto, mi sarebbe piaciuto. Dopo l’anno a Trapani con 26 gol in Serie B parlai col direttore sportivo dell’epoca Marroccu, poi non se ne fece nulla. Ora ci alleno e mi fa piacere: è un’età particolare, a 14-15 anni proviamo a formare i ragazzi come cittadini oltre che come calciatori. Sta andando bene: siamo ai playoff».

TRA INTER E GENOA – «Le ultime tre prestazioni incredibili hanno dato una gran iniezione di fiducia: spero che col Genoa, salvo, le motivazioni facciano la differenza. Giocare a San Siro, soprattutto di notte, sembra un videogame per gli effetti che ci sono: stadio unico»

CALCIO A 8 – «È più simile al calcio che al futsal, ora faremo le finali».

GOL CONTRO LA LAZIO – «Speciale: nel giorno del compleanno di Marco, all’Olimpico».

MONTREAL IMPACT – «Esperienza fantastica, in coppia con Drogba. Ero al Bologna e Di Vaio me lo consigliò, perché il proprietario è lo stesso: bellissimo».

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