Ex Rossoblù
Matteoli: «Serve la partita perfetta del Cagliari contro l’Inter»
Gianfranco Matteoli, ex giocatore di Cagliari ed Inter, ha rilasciato una lunga intervista in vista del match della seconda giornata
L’edizione odierna del quotidiano La Nuova Sardegna ha realizzato una lunga intervista con Gianfranco Matteoli, ex giocatore sia del Cagliari sia dell’Inter. Rossoblù e nerazzurri si sfideranno alle ore 20:45 di lunedì 28 per la seconda giornata del campionato di Serie A 2023-2024, il tutto presso la Unipol Domus. Le sue parole:
INTER – «Direi che è una delle squadre da battere. Era già forte nella passata stagione, tanto da riuscire ad arrivare alla finale di Champions, e ora si è pure rinforzata. Ha una rosa di prim’ordine, e se arriva davvero anche Pavard sarà ancora più forte»
CAGLIARI – «Quando si affronta una formazione fortissima come quella nerazzurra bisogna giocare al massimo. Serve la partita perfetta, non ci sono dubbi. Direi che prima in Coppa Italia e poi, soprattutto nella prima uscita in campionato, il Cagliari (n.d.r.) ha fatto buone cose. Insomma, un bell’inizio. A Torino ha mostrato un buon punto di partenza. Ho visto una squadra ben organizzata che sapeva in ogni frangente della partita che cosa fare. Ma, chiaramente, si trattava solo della prima partita di campionato. Importante, dunque, è evitare di illudersi e tenere i piedi ben piantati per terra»
RANIERI – «Lo conosco bene, e ho visto che cosa è stato capace di fare nella scorsa stagione, quando ha preso una squadra che era praticamente a pezzi e l’ha condotta a dei play off fantastici conclusi con la promozione. Lui è unallenatore moderno, ma lo è da trent’anni, da quando allenava il Cagliari nella precedente esperienza, quando c’ero anch’io. Questa prerogativa di cambiare pelle alla squadra nel corso della partita, cambiando modulo, l’aveva anche allora»
CALCIOMERCATO – «Detto questo, e dando i meriti dovuti a Ranieri, credo che il Cagliari abbia bisogno di qualche altro inserimento per inseguire al meglio l’obiettivo della stagione, che è chiaramente la salvezza»
ORISTANIO – «È un attaccante che conosco benissimo, perché lo seguo dai tempi in cui giocava nelle giovanili dell’Inter. Per me ha un grande futuro. A Torino è stato molto bravo ma credo che crescerà ulteriormente e che possa davvero diventare la grande sorpresa del Cagliari»
MAKOUMBOU E SULEMANA – «Sì, sono due giocatori di sostanza. Però, al di là dei singoli, misembra che quello che è emerso è la tranquillità del gruppo, la capacità di non soffrire o soffrire poco in ogni frangente della gara. C’è tanta volontà di aiutarsi l’un l’altro nel Cagliari, e questo è molto importante»
MAZZONE – «Era un allenatore super. Quello che mi ha sempre colpito di lui era la capacità di trasformare una squadra e farla decollare, come del resto ha fatto anche a Cagliari, portandoci il primo anno alla salvezza e il secondo alla qualificazione in Coppa Uefa. Poi era un che si faceva sentire negli spogliatoi, con grande personalità. E quando qualche giovane alzava troppo la cresta lui era sempre pronto a farlo desistere con frasi del tipo: aho, ma che parli a fare se non ci sei manco nelle figurine…».