2014

Mercato, si va verso l’abolizione della comproprietà

Pubblicato

su

Nelle ultime ore si è acceso il dibattito intorno all’indiscrezione lanciata dall’edizione odierna della Gazzetta dello Sport circa l’ipotesi di un’abolizione della comproprietà. Tale istituto, come formula adottata nel trasferimento di calciatori da un club all’altro, è infatti attualmente in vigore solo in Italia, mentre negli altri paesi è stato abolito poiché non conforme alla disciplina generale regolamentata da Uefa e Fifa.

Negli anni novanta il ricorso alla formula della compartecipazione non era permesso e ora sembra che anche il nostro paese stia pensando di fare un passo indietro e adeguarsi alla normativa delle due principali associazioni calcistiche. Pare infatti che che gli organismi interessati, in primo luogo la Lega Calcio, stiano discutendo della possibilità: ci sono stati già diversi incontri tra i club, numerosi i sì, ma la decisione spetta all’Assemblea e dovrà poi essere ratificata dalla Figc

Il processo che dovrebbe portare all’abolizione della comproprietà sembra prevedere una moratoria di due anni per le compartecipazioni in corso, che nel nostro campionato vedono coinvolti oltre 150 giocatori, e lo stop in estate per quelle nuove. Da un punto di vista strettamente giuridico, l’abolizione dell’istituto verrebbe sopperita con l’introduzione a tutti gli effetti del prestito con obbligo di riscatto, strumento già diffuso nella prassi in base ad accordi sulla parola, e che diverrebbe automatico secondo parametri legati alle prestazioni dei giocatori come presenze, minuti giocati, ecc. 

 

 

 

 

 

Exit mobile version