Mi ritorni in mente: ripercorriamo insieme gli ultimi 15 anni di storia rossoblù. Cagliari 1998-99: l'ammazza-grandi - Cagliari News 24
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2014

Mi ritorni in mente: ripercorriamo insieme gli ultimi 15 anni di storia rossoblù. Cagliari 1998-99: l’ammazza-grandi

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Il Cagliari, dopo l’amara retrocessione del 1997, riuscì a centrare immediatamente la promozione in Serie A. Il presidente Cellino, per riportare i rossoblù nell’Olimpo del calcio, affidò le chiavi della squadra a mister Giampiero Ventura, neopromosso nella massima serie col Lecce. L’allenatore genovese attuò una vera e propria rivoluzione, portando a Cagliari uomini di fiducia come Macellari e De Patre, e dando il ben servito alla storica bandiera Pierpaolo Bisoli. Ventura cercò poi, fortunatamente invano, di cedere anche la punta di diamante di quel Cagliari, il bomber Roberto Muzzi. L’attaccante romano, vero beniamino dei tifosi, si rifiutò di abbandonare la squadra prima di averla riportata in Serie A. I rossoblù arrivarono terzi in campionato e Muzzi fu il capocannoniere della squadra con 17 gol.

 

All’indomani della straordinaria promozione, Cellino e Ventura rinforzarono pesantemente la squadra, per evitare di ricadere in breve tempo nel baratro della serie cadetta. Arrivarono a Cagliari tanti volti nuovi. Tra questi è impossibile non citare il centrocampista della Nazionale Italiana Under 21 Cristiano Zanetti, la promettente punta Mohamed Kallon, entrambi in prestito dall’Inter, l’attaccante camerunese Patrik Mboma, il difensore francese Jonathan Zebina, e infine gli uruguayani Diego Lopez e Nelson Abeijon, prelevati dal Racing Santander, sotto il consiglio del loro connazionale Fabian O’Neill. Inoltre furono aggregati alla prima squadra le giovanissime promesse nostrane Andrea Capone e Andrea Pisanu.

 

Alla prima giornata di campionato il Cagliari pareggiò al Sant’Elia contro l’Inter. La partita finì 2-2, con i nerazzuri che riuscirono a rimontare il doppio vantaggio sardo, firmato Kallon-Muzzi, soltanto nei minuti finali dell’incontro, grazie a due prodezze di Ventola. I rossoblù persero poi fuori casa contro la Juve, per rifarsi tra le mura amiche alla terza giornata contro la Sampdoria di Spalletti. Il Cagliari vinse per 5-0 con i gol di Kallon (2), Muzzi, Vasari e Berretta. I sardi suggellarono il grande momento di forma, battendo il 18 ottobre, alla quinta giornata di campionato, il malcapitato Milan per 1-0 per mano del centrocampista De Patre. Dopo alcuni passi falsi, la formazione capitanata da Matteo Villa tornò alla vittoria all’ottavo turno contro il Piacenza, in un entusiasmante incontro conclusosi per 3-2, dove andarono a segno Muzzi (2) e Kallon. Da antologia del calcio il primo gol dell’attaccante romano: assist con il contagiri di O’Neill per il numero 11 sardo, che stoppa il pallone e lo scaraventa in rete, esibendosi in una spettacolare rovesciata. Il Cagliari, divenuto ormai l’ammazza-grandi del campionato, sconfisse sempre in casa il 22 novembre il Parma di Buffon e Crespo grazie ad un gol di Kallon. Dopo un periodo nero, in cui i rossoblù vennero sconfitti in fila da Udinese, Venezia, Perugia e Bologna, il 6 gennaio 1999 arrivò la prima vittoria esterna contro la Salernitana. I sardi si imposero per 3-1 con un gol del terzino Macellari e una doppietta del solito Muzzi. Quattro giorni dopo, il 10 gennaio, la squadra di Ventura sconfisse la Roma al Sant’Elia per 4-3, grazie alle doppiette messe a segno dal fantasista uruguayano O’Neill e da Muzzi. Il Cagliari perse poi contro Fiorentina ed Inter, prima di riprendersi il ruolo di ammazza-grandi contro la Juventus, battuta per 1-0 grazie alla rete messa a segno dal centrocampista Daniele Berretta. Da segnalare i pareggi contro Sampdoria e Lazio, alla ventesima e ventunesima giornata di campionato. I rossoblù tornarono alla vittoria il 7 marzo contro il Vicenza, sconfitto grazie ad un gol di De Patre. Il 21 marzo i sardi strapazzarono l’Empoli per 5-1 con una tripletta di un’irresistibile Patrik Mboma e una doppietta di un Muzzi infinito. Al ventunesimo turno di campionato il Cagliari raccolse un buon pareggio per 1-1 nel campo del Parma, con un gol, manco a dirlo, di Muzzi. Alla trentunesima e alla trentaduesima giornata i rossoblù vinsero contro Bologna e Salernitana per 3-1 e, dopo una sconfitta in casa della Roma, chiusero il campionato pareggiando contro la Fiorentina.

 

Al termine di una stagione più che positiva, i sardi si piazzarono al dodicesimo posto della classifica, al pari del Piacenza con 41 punti e il capocannoniere della squadra, Roberto Muzzi, mise a segno ben 16 gol, dimostrando di essere uno degli attaccanti italiani più prolifici di quegli anni.

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