2014
Mi ritorni in mente: ripercorriamo insieme gli ultimi 15 anni di storia rossoblù. Cagliari 2008-09: calcio champagne
All’indomani dell’incredibile salvezza del 2008 il presidente rossoblù Massimo Cellino non riuscì a trattenere in Sardegna il tecnico Davide Ballardini. Al suo posto venne chiamato l’esordiente Massimiliano Allegri, reduce da una promozione in Serie B col Sassuolo. Ad Allegri, che era già stato a Cagliari da giocatore negli anni della UEFA, venne affidato il difficile compito di non distruggere quello splendido giocattolo creato dal suo predecessore. Foggia e Storari non vennero riscattati e tornarono alla Lazio e al Milan. Al posto del portiere ex Messina arrivarono Federico Marchetti, emergente estremo difensore messosi in evidenza in cadetteria con la maglia dell’Albinoleffe, e Cristiano Lupatelli, con il compito di insegnare al suo più giovane collega i trucchi del mestiere. Per rinforzare la difesa vennero acquistati il laterale ex Independiente Carlos Matheu e il centrale scuola Milan Davide Astori. L’unico innesto a centrocampo fu quello di Andrea Lazzari, capocannoniere della Coppa Italia 2005 con ben 9 gol, di cui 5 realizzati negli ottavi di finale contro la Juventus.
L’inizio di campionato fu disastroso: i rossoblù incapparono in una terrificante striscia negativa di cinque sconfitte consecutive. La squadra di Allegri giocava bene ma nonostante questo non riusciva a fare punti. Cellino, incoraggiato dal gioco spumeggiante visto già dalle prime giornate, decise di dare fiducia al tecnico livornese. Nel posticipo serale della sesta giornata i sardi riuscirono a fermare il Milan sullo 0-0: da quel momento iniziò il magnifico concerto dell’Allegri’s Band. Arrivò così il primo successo stagionale, ottenuto nella difficile trasferta piemontese contro il Torino. A decidere l’incontro il consueto gol dell’ex, firmato Robert Acquafresca. Sette giorni più tardi il Chievo fu sconfitto al Sant’Elia per 2-0, coi i gol del bomber italopolacco e di Michele Fini. Saranno cinque le vittorie consecutive tra le mura amiche: a quella contro i veronesi vanno aggiunte le affermazioni contro Bologna, Fiorentina, Sampdoria e Palermo. Fuori casa il cammino fu meno costante, ma non per questo meno ricco di soddisfazioni: arrivò un pareggio contro il Napoli, raggiunto per ben due volte grazie ai gol di Lopez e Conti, capitano e vice. Da segnalare anche l’1-1 del Meazza contro la capolista Inter, che riuscì solo nel finale di gara a recuperare l’iniziale vantaggio rossoblù, firmato ancora una volta da Robert Acquafresca. Nella sessione invernale di calciomercato venne ceduto in prestito l’attaccante argentino Larrivey, tornato in Argentina per vincere il campionato di Clausura con la maglia del Velez di Maxi Moralez e Ricky Alvarez. Tra la diciannovesima e la ventiduesima giornata i ragazzi di Allegri riuscirono ad inanellare la bellezza di quattro vittorie consecutive. Conti e Biondini chiusero sul 2-0 la pratica Udinese, mentre all’Olimpico di Roma furono Jeda (2), Acquafresca e Matri, alla prima rete stagionale, a schiantare la Lazio di Delio Rossi. Ancora Acquafresca fu decisivo tre giorni più tardi nel turno infrasettimanale contro il Siena.
Il successo più prestigioso fu però quello contro la Juve, il cui campo venne espugnato dopo quarantuno anni di insuccessi. Sabato 31 gennaio 2009, nell’anticipo delle 20:45, i rossoblù riuscirono nell’impresa di battere per 3-2 la Vecchia Signora grazie ai gol di Biondini, Jeda e Matri.Il Cagliari finalmente non sologiocava bene, ma vinceva con grande continuità. Acquafresca e Jeda erano assistiti alla perfezione dal miglior trequartista del torneo, quell’Andrea Cossu che solo un anno prima era panchinaro al Verona in Serie C. La seconda parte di stagione non fu però così esaltante come lo era stata la prima. Arrivano comunque importanti vittorie come quella contro il Bologna al Dall’Ara, grazie all’ennesimo gol del numero nove cagliaritano, contro il Napoli al Sant’Elia con Pisano capitano a causa delle pesanti assenze di Lopez e Conti. I campani dovettero arrendersi davanti alle prodezze del brasiliano Jeda e della mezzala Lazzari, che esultò con un inchino regale sotto la curva nord. Il sogno di qualificarsi in Europa League si spense alla trentacinquesima giornata di campionato a causa del pareggio nello scontro diretto con la Roma. I giallorossi, in vantaggio di quattro lunghezze sui rossoblù, riuscirono ad uscire indenni dalla difficile trasferta in terra sarda, rimontando nel secondo tempo il doppio vantaggio cagliaritano firmato Matri-Acquafresca con i gol di Totti e Perrotta. Ultimo sussulto stagionale il successo sull’Inter già scudettata, ottenuto grazie alle marcature di Cossu, al suo primo e unico gol stagionale, e di un rabbioso Acquafresca, che i nerazzurri, proprietari del cartellino, gireranno a fine stagione al Genoa come parziale contropartita nell’affare che porterà Milito nella città della Madonnina. Il Cagliari chiuse il campionato al nono posto con ben 53 punti, mancando di un soffio la sua quinta qualificazione nella storia alle coppe europee.