Editoriale
Milan-Juventus da sbadigli, è una questione di qualità
Milan-Juventus ha concluso la domenica di Serie A tra gli sbadigli e l’assoluta carenza di qualità in una partita d’altri tempi
Alzi la mano chi, magari disteso sul divano, non ha chiuso gli occhi per qualche minuto durante Milan-Juventus. Battute a parte, rimane il retrogusto amaro di una partita deludente sotto qualsiasi punti di vista. Poco ritmo, poca intensità, soprattutto poca qualità.
Eppure c’erano grosse aspettative, in particolare sulla reazione rossonera alla beffa subita contro lo Spezia. Ibra imbolsito e appiedato dopo mezzora, Messias e Brahim Diaz leggerini e inconcludenti, persino la furia di Leao ingabbiata in una serata da ordinario impiegato piuttosto che da potenziale genio.
Il Diavolo aziona le marce altissime troppo poco per essere vero, giusto con un paio di sgroppate di Theo Hernandez e con l’ormai consueta padronanza di Tonali in mediana. Ma non può essere chiaramente abbastanza per restare in scia all’Inter, lontana ora quattro punti malgrado la gara in meno e con la prospettiva del prossimo derby che potrebbe già forse scavare un solco irreversibile tra i cugini.
Sull’altro fronte ha, qualche motivo in più per sorridere Max Allegri. Il punticino mantiene i bianconeri nel gruppone in quota Champions League ed evita allontanamenti pericolosi. Alla voce spettacolo, però, è buio totale. Dybala poca Joya e molta noia, Morata, Kean e compagnia senza verve e persino a Cuadrado è mancata elettricità.
Insomma, una partita quasi d’altri tempi e quanto mai lontana da quello che la Serie Aci sta proponendo nella sua versione moderna. Una serata avvilente come se non più rispetto alle condizioni del terreno di San Siro, improponibile dopo il sovrautilizzo delle ultime due settimane. Insomma, meglio dimenticare in fretta uno zero a zero distante anni luce da quello di domenica scorsa nella sfida tra nerazzurri. Il calcio italiano può e deve proporre molto di meglio.