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Mollas: «Il Cagliari, tra le linee, può fare male alla Lazio. Vi dico due giocatori che possono essere decisivi» – ESCLUSIVA

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Andrea Mollas, giornalista e speaker di Radio laziale, è intervenuto ai nostri microfoni in vista di Lazio-Cagliari

Ai microfoni di CagliariNews24, in vista del match di lunedì dell’11esima giornata di Serie A tra Lazio e Cagliari, è intervenuto Andrea Mollas, giornalista e speaker di Radio laziale. Le due dichiarazioni:

L’undicesima giornata si concluderà con Lazio-Cagliari non monday night. Che partita ti aspetti all’Olimpico?
«Mi aspetto un Cagliari che serrerà le fila per cercare di tornare in Sardegna con un risultato positivo. La squadra di Nicola deve cominciare a fare punti per evitare di essere assorbito dalle sabbie mobili della zona retrocessione e non deve fare calcoli su quello che è l’avversario. Sarà una squadra che baderà al sodo, cercando di chiudere le linee ad una Lazio che a livello offensivo è la più in forma del campionato»

Il Cagliari con la corrente alternata in questa prima parte di stagione, cosa pensi della squadra di Davide Nicola?
«Ci sono ancora margini di crescita, non si sta vedendo ancora la creatura formato Nicola, solida dietro e capace di sfruttare al meglio le capacità offensive. Serve trovare maggiore equilibrio tra i reparti»

La Lazio di Baroni è sicuramente una delle sorprese del campionato, quali sono i segreti del tecnico biancoceleste?
«Il gruppo, Baroni è stato bravo a rendere tutti indispensabili. Lo dimostra il fatto che ogni volta che cambia interpreti, il risultato è sempre lo stesso: squadra che non perde la sua identità e che punta sul fattore offensivo per dominare l’avversario, nonostante dietro a volte concede qualcosa. Ma i risultati parlano per lui, la formula è giusta»

Invece, quali sono i difetti della squadra capitolina su cui il Cagliari potrebbe fare leva?
«La fase di non possesso. Sganciarsi sempre in avanti porta a volte i biancocelesti a lasciare qualche spazio, specie per vie centrali. Giocare tra le linee potrebbe essere un’arma a favore della squadra di Nicola»

Sarà una gara importante per entrambe, se dovessi scegliere due giocatori per parte che potrebbero essere decisivi chi sarebbero? E perché?
«Per quanto riguarda la Lazio, sicuramente la coppia Dia-Castellanos, che si sposano a meraviglia e sono capaci a dividersi i compiti sia in area che dal punto di vista del dialogo con la squadra. Dall’altra parte, la velocità di Luvumbo e il dinamismo di Gaetano, che potrebbero portare la Lazio a dover rincorrere»

Ampliando l’orizzonte parlando di Scudetto: il Napoli sembra già in fuga, vedi la squadra di Conte nettamente favorita e indirizzata alla vittoria finale o potrebbero esserci dei ribaltamenti?
«Conte non lo scopriamo di certo oggi, se il Napoli ha puntato su di lui è perché vuole tornare a vincere nell’immediato. Lo sta dimostrando il campionato attuale: squadra quadrata e che bada al sodo, non bella da vedere ma cinica e spietata. Aiuta anche il non avere coppe, il che la rende una delle favorite allo scudetto, basti vedere il distacco dall’Inter attuale. Bisognerà capire, quando sarà, come reagirà nei momenti di difficoltà: se Conte riuscirà a mantenere equilibrio, allora gli azzurri potranno diventare i favoriti per la vittoria finale»

Infine capitolo Nazionale. Dopo il grande flop europeo gli azzurri sono sembrati in grossa crescita e netta ripresa. Su cosa deve continuare a insistere Spalletti?
«Su quello che sta facendo adesso. Spalletti ha capito di aver sbagliato durante gli europei, troppi concetti nella testa di un gruppo andato in confusione. Ben venga puntare sulla difesa a tre, a cui il Mister ha aggiunto poche cose fatte bene; in questo modo la squadra recepisce al meglio, riuscendo a mettere in campo quello che il tecnico vuole, rendendo anche la manovra fluida sotto ogni punto di vista. Non bisogna cambiare nulla, ma continuare a battere sulla strada della semplicità, nel segno del gruppo, data l’assenza di individualità importanti»

Si ringrazia Andrea Mollas per la disponibilità e gentilezza mostrata nel corso di questa intervista

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