Moriero a Radiolina LIVE: le parole dell’ex giocatore del Cagliari
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Moriero a Radiolina: «Cagliari? Contro il Genoa è una finale di Coppa dei Campioni»

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Francesco Moriero, ex giocatore del Cagliari, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Radiolina. Le sue parole

Francesco Moriero, ex giocatore del Cagliari, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Radiolina. Le sue parole.

ACCOGLIENZA – «Cagliari la paragono quasi a casa mia perché è stata quella città che mi ha cresciuto. Io venivo da Lecce e mi hanno accolto benissimo».

ESPERIENZA – «Era una squadra giovane con un grande maestro, una squadra che doveva salvarsi e invece siamo arrivati in Coppa Uefa, giocando e vincendo contro chiunque. L’anno dopo siamo arrivati in semifinale e quella è la cosa che mi rattrista. Il segreto? I ragazzi sardi che militavano in quella squadra. Io ero ragazzino e avevo bisogno di questo».

FRANCESCOLI – «Io ci ho giocato solo un anno con lui, un grandissimo professionista e un grande giocatore. Lui è uno di quelli che meritava un qualcosa in più però poi quando vai via da Cagliari e giustamente fai il salto di qualità ci vuole un po’ di tempo per abituarti e vorresti sempre ritornare indietro».

ALLEGRI – «Lui nello spogliatoio rompeva le scatole, ha la stessa mentalità di quando giocava. Lui veniva da un’annata fantastica con il Pescara e Cellino lo portò a Cagliari anche se non era facile giocare in quel Cagliari».

CELLINO – «Ho un ricordo bellissimo, ricordo il contratto che mi fece, mi aveva messo un premio a gol. Io di gol ne ho fatti pochi ma vivevo per gli assist».

CT MALDIVE – «Sono li da mesi e hanno accettato il mio metodo di lavoro, mi stanno dando tante soddisfazioni, adesso stiamo preparando la Coppa d’Asia che non sarà sicuramente facile. Come sono arrivato ad arrivare ct delle Maldive? Ero stanco del calcio italiano e volevo ritornare all’estero perché a me piace allenare e insegnare il calcio. Quando giocavo il calciatore era pensante, poi c’è stata l’evoluzione… tutti voglio diventare Guardiola. Io credo che il calcio sia semplice, sia fatto dei grandi talenti. Ormai l’allenatore non è più colui che gestisce tutto».

LOTTA SALVEZZA – «Il Cagliari si deve salvare e non posso pensare che all’ultima partita combatta per la salvezza. Con il Genoa per l’85% sei salvo se la vinci e li dimostri di avere i contributi. Il tecnico del Cagliari poi è un signore allenatore e sa come affrontare tecnicamente la partita. Questa è la finale di Coppa dei Campioni per il Cagliari. Bisogna scendere in campo e vincere questa gara».

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