2014
Musica Maestro ….
Possono partire le danze, propiziatorie, scaramantiche, rilassanti, reagite come meglio credete, ma la musica del boemo ha iniziato a suonare ed e’ tutt’altro che una marcia funesta.
Non pochi tifosi cagliaritani hanno storto il naso dopo le batoste rimediate in amichevole, ma il Cagliari di ieri ha fatto ricredere anche i piu’ scettici “tifosi da tastiera” e quelli che allo stadio si sono presentati con gli amuleti.
La sfortuna non si scaccia con peperoncini e cornetti, quelli erano simboli e gesti appartenenti alla vecchia presidenza, oggi la fortuna si chiama lavoro e sacrificio e i frutti li raccolgono i giocatori che non faticano a mostrarli.
E’ scintillante l’avvio e in un Sant’Elia vecchio nuovo, il popolo rossoblu’ risponde ai proclami dei propri beniamini: “vogliamo lo stadio pieno” tuonava capitan Conti alla vigilia e ci siamo andati molto vicino, 10 mila spettatori che per una competizione ormai trascurata come la coppa Italia non sono certo pochi.
C’e’ entusiasmo, la gente vuole vedere dal vivo il maestro e lui non delude, quando prima del fischio d’inizio esce insieme alla squadra, sono esattamente 10 mila mani che applaudono fin quasi a provare dolore, perche’ arrivi a Zeman tutto il calore dei sardi e la fiducia incondizionata che si dà a personaggi del suo peso prima ancora che mostrino di che pasta son fatti.
La curva si colora dei soliti volti, cori incessanti, tanti bambini per via della buonissima promozione societaria, ripopolano gli spalti.
E’ un emozione indescrivibile quando Sau su un perfetto assist di Farias centra la porta sotto la nord…e’ un urlo di liberazione per tutto: e’ tornato Sau, e’ tornata la gente allo stadio, e’ tornato un amore prepotente verso questa squadra.
In 18 minuti il Cagliari fa scacco matto, tutti bravi, tutti in posizione, una squadra veloce, dinamica, bella da vedere e anche se l’avversario non era certamente di alto livello, una squadra competitiva, che fa ben sperare per il futuro.
Buona la prima di Farias, Crisetig, Ceppittelli, ottimi i soliti Conti, Ekdal, Rossettini e i ritrovati, oserei dire quasi rinati Cossu e Sau.
Nel dopo partita Zeman, con la sua solita faccia di pietra, frena gli entusiasmi: “abbiamo fatto bene ma possiamo fare molto meglio”, ma dalla curva a fine partita il coro che sembra quasi rispondergli: “Vi vogliamo così”
Ci sara’ da divertirsi con il boemo, dicevano in tanti in prospettiva campionato e ci siamo divertiti, eccome se ci siamo divertiti…e ora la prima di campionato ci aspetta, ma la paura ha lasciato spazio ad un entusiasmo dilagante e ad una musica suonata da questo bravo direttore d’orchestra che da queste parti, da ieri e’tornato ad essere semplicemente il Maestro.