2013

Nainggolan: “Sono stato salvato da mia madre e dal calcio”

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Lo Zenit aveva messo gli occhi su di lui un paio d’anni fa. Poi il Cska, la Juventus, la Roma, il Napoli, l’Inter. Adesso sembra perfino essere in procinto di passare al Milan. Stiamo parlando di Radja Nainggolan. Il centrocampista belga-indonesiano ha più volte rifiutato di farsi persuadere dalle “sirene” dei grandi club preferendo rimanere in una terra che tanto ama: La Sardegna. Eppure quando arrivò a Cagliari dal Piacenza nessuno avrebbe scommesso su quell’esile centeocampista. Un uomo  soltanto puntò sulle sue qualità: Pierpaolo Bisoli. «Mi bastarono pochi allenamenti per capire che era fortissimo. Andai dal presidente e gli chiesi di non venderlo. Mi accontentò. Nainggolan lo vogliono in tanti perché è completo, fa le due fasi con estrema naturalezza, ha un buon tiro, un lancio lungo incredibile, soprattutto ha una forza di gambe nei primi tre metri pazzesca, non sbaglia tanti passaggi, recupera una quantità incredibile di palloni. Credo che davanti alla difesa dia il meglio, ma anche da mezzala sinistra gioca bene. Un difetto? Forse il colpo di testa» Queste le parole del tecnico cesenate. Il centrocampista del Cagliari ha parlato alla “Gazzetta dello Sport” della sua vita calcistica, dei suoi primi anni in Italia e della sua vita “tutta in salita” a Cagliari dal 2010 ad oggi. 

Il mio procuratore ,Alessandro Beltrami, mi ha salvato la vita” Ha confessato Nainggolan.  “Non è un procuratore,di più, è un fratello“. Beltrami è padrino di Aisha, la bambina di 2 anni che il calciatore ha avuto da Claudia, sarda di Serramanna, sposata nel 2011. Beltrami lo vide in un riscaldamento, in Belgio, e fu subito sorpreso dalle qualità del giovane Nainggolan. Lo ha sempre seguito, dall’era di Bisoli a quella di Lopez e Pulga. Di certo la vita di Nainggolan non è stata tutta rosa e fiori, il centrocampista rossoblù ha così affermato ai microfoni della “Gazzetta dello Sport” : “Sono cresciuto solo con mia madre, mio padre (indonesiano ndr) se n’è andato presto, ci aveva lasciati in una situazione precaria, per me non è stato facile“.

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