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Nainggolan: «Speriamo di riprendere, possiamo ancora dire la nostra»

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Il centrocampista Radja Nainggolan ha parlato in diretta sulla pagina Facebook del Corriere dello Sport: tra Cagliari, campionato e Coronavirus

Radja Nainggolan spera di riprendere quanto prima a giocare, divertirsi e far divertire i tifosi del Cagliari. Nel frattempo il belga, come i suoi compagni, si allena a casa e aspetta. E proprio nell’attesa ne ha approfittato per parlare in diretta sulla pagina Facebook del Corriere dello Sport in un’intervista con il direttore Ivan Zazzaroni.

CORONAVIRUS«Mi manca il campo, la quotidianità, stare insieme in gruppo e passare ore insieme – dice Nainggolan Lo staff tecnico ci ha dato un programma di mantenimento muscolare. Bisogna fare un po’ di cyclette e forza a casa. È una situazione difficile per tutti, si è capovolto il mondo. Speriamo si risolva il prima possibile. Bisogna vedere poi quando si riprenderà, sperando si finisca il campionato. Non è una cosa semplice. Aspettiamo notizie».

FINIRE IL CAMPIONATO«Il campionato non può concludersi con la classifica attuale. Ci siamo fermati alla 26ª giornata, sarebbe strano si finisse così. Non puoi dare lo scudetto o decidere chi retrocede dopo 26 giornate. Il campionato è giusto che finisca».

CAGLIARI«Anche se gli ultimi risultati non sono stati un granché, sono contento. Siamo in una posizione di classifica in cui possiamo dire ancora la nostra. Finché non finisce il campionato, sperando che finisca, possiamo lottare per qualcosa a cui il Cagliari non era abituato a competere. Il campionato mi è sembrato molto più equilibrato. Non c’è solo una squadra solitaria in vetta alla classifica. Non so come va a finire o come finirà. Io però devo dire che a Cagliari quest’anno mi sto divertendo un sacco».

FLESSIONE«Il nostro campionato in realtà non era iniziato bene, perché nelle prime due partite abbiamo fatto 0 punti. Poi abbiamo fatto 13 risultati utili consecutivi e dopo sono emersi i problemi di una squadra che non è abituata a fare certi tipi di prestazioni. Penso sia più una cosa mentale che qualitativa. Qualitativamente possiamo dire la nostra e l’abbiamo dimostrato. Quando le cose vanno male non è facile riprendere la via giusta, soprattutto dopo certe sconfitte».

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