2014

Napoli, la Questura ammonisce: «In caso di slogan pro-violenza non si gioca»

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I tragici fatti di sabato scorso a Roma, dove la finale di Coppa Italia è stata accompagnata da scontri e intolleranze fuori e dentro lo stadio, rendono l’attesa di NapoliCagliari tesa e polemica.
In giornata è circolata l’indiscrezione secondo cui sarebbero pronte decine di migliaia di magliette pro-Speziale, come quella indossata dall’ultrà partenopeo la cui immagine ha fatto il giro del mondo negli ultimi giorni. Infuriano le polemiche circa la possibilità che uno stadio intero si vesta di uno slogan a dir poco controverso, anche la vedova di Filippo Raciti ha espresso in giornata la sua contrarietà.

Poco fa ha parlato la Questura del capoluogo campano, specificando in una nota che non saranno ammesse intolleranze o incitamenti alla violenza: «In occasione dell’incontro di calcio Napoli-Cagliari che si disputerà presso lo stadio San Paolo, la Questura di Napoli esorta i supporter partenopei a tenere comportamenti corretti e rispettosi del Regolamento d’uso dell’impianto. La Questura precisa che eventuali esposizioni all’interno dello stadio di cartelli, striscioni, stendardi, emblemi, magliette, materiale stampato dai contenuti offensivi o comunque intolleranti che incitano alla violenza darà luogo all’ordine di non avvio ovvero di sospensione dell’incontro di calcio, oltre a determinare l’adozione di provvedimenti Daspo nei confronti di singoli responsabili, che saranno individuati anche grazie al sistema di videosorveglianza attivo all’interno dell’impianto sportivo».

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