2013

Nereo Rocco, dopo un anno ancora tu?

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Era il 7 Aprile 2012 quando i rossoblù, costretti all’esilio forzato a Trieste, hanno pareggiato 2-2 contro l’Inter allo stadio Nereo Rocco. Adesso, praticamente un anno dopo, il Cagliari è costretto nuovamente a lasciare la propria terra e il proprio stadio, per giocare in una struttura che, attualmente, ha le parvenze di un cantiere aperto.

Poco più di 365 giorni dopo, il Cagliari ritorna a Trieste per scontare il suo esilio e troverà di fronte nuovamente l’Inter, come quella prima volta in cui lo stadio, anziché essere colmo di tifosi del Cagliari, era quasi interamente colorato di nerazzurro. Allora c’era un Sant’Elia inadeguato, che non si riusciva a riportare ai diciottomila posti richiesti, ora c’è Is Arenas, uno dei pochi stadi teoricamente a norma in Italia, ma inspiegabilmente chiuso al pubblico.

Durante la gara contro l’Inter, la prima giocata al Nereo Rocco, se ne videro di tutti i colori, raggiungendo l’apice con il rosso sventolato a Pinilla per “eccesso” di esultanza.

Il Cagliari d’oggi è ancora clandestino e ritorna a Trieste solo perché costretto. Costretto ad abbandonare la propria terra, i propri tifosi, con il solo sollievo di avere in mano una nuova salvezza. Il Cagliari “emigrante” è pronto a ricaricarsi la bisaccia sulla spalla per essere accolto in terra straniera.

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