2013
Nulla è ancora perduto: il Cagliari deve ripartire dal gol di Conti
Il bilancio non è dei migliori: tre sconfitte in otto giorni, sette reti subite e una segnata. Ora il Cagliari deve ripartire da questo. Dopo undici giornate i rossoblù sono costretti a guardarsi alle spalle. Queste tre sconfitte iniziano a fare rumore. Alti e bassi sono consentiti, basti pensare al Genoa, alla Sampdoria, Sassuolo e allo stesso Bologna che aveva vinto la prima gara solo tre giorni di arrivare al Sant’Elia.
Esempio lampante è lo stesso Cagliari dello scorso campionato, che secondo l’Unione Sarda dal 4 novembre al 5 gennaio in nove gare aveva ottenuto due punti e sei sconfitte di fila. La reazione mostrata a Verona fa ben sperare ma la situazione è precaria e ciò non aiuta Lopez a chiudere il cerchio. Il solito gol subito in calcio d’angolo è stato giudicato da Lopez un “errore individuale” senza andare oltre, ma sicuramente oggi il tecnico durante gli allenamenti entrerà nel dettaglio. Sono indispensabili tecnica e tattica ma soprattutto la testa, ed è proprio su questo punto che l’allenatore continuerà a lavorare. Fatta eccezione la gara contro il Bologna il Cagliari tende a costruire un bel gioco per poi perdersi sul più bello negli ultimi venti metri.
Quello dei rossoblù è il peggior attacco del torneo, come se non bastasse sorge anche il problema infortuni con tante assenze importanti. D’altro canto sono state numerose le occasioni da gol che si sono crete al Bentegodi, e questo è un buon segno, nulla è perduto l’obiettivo è quello di aggiustare la mira e ritrovare lucidità.