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Nuovo stadio, il sindaco Truzzu: «Abbiamo migliorato il progetto»
Il sindaco di Cagliari Truzzu, con un lungo post su Facebook, parla del progetto del nuovo stadio e delle differenza rispetto a quello dell’amministrazione precedente
Per il Cagliari è ormai la terza stagione alla Sardegna Arena. Il club rossoblù attende novità dal comune per quanto riguarda invece il nuovo stadio, che dovrebbe sorgere sulle ceneri del vecchio Sant’Elia. Nel frattempo, il sindaco della città Paolo Truzzu – con un lungo post su Facebook – ha evidenziato le differenze tra il progetto della vecchia amministrazione e quello modificato dall’attuale.
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IL POST – «Il problema non è se abbiamo stravolto o meno il progetto. Ma se l’abbiamo migliorato o meno. E lo capirebbe anche un bambino, semplicemente guardando le due immagini. Da un lato, con l’amministrazione precedente, abbiamo uno stadio, un’area commerciale e un parcheggio…insomma il modello Carrefour. Dall’altro, con la nostra amministrazione, abbiamo uno stadio, un’area commerciale, una piazza, una galleria verde, la sistemazione del lungo canale in veste turistico-ricreativa con la possibilità di avere chioschi, ristoranti e mini strutture ricettive. Soprattutto: nuovi servizi pubblici per il quartiere Sant’Elia e la fine del suo isolamento, con la trasformazione di viale Ferrara in un viale alberato accessibile e attraversabile. Insomma, una riqualificazione urbanistica vera e propria. Poi, può piacere o meno, e questa è un’opinione libera. Ma i fatti oggettivi sono i seguenti.
1. L’area commerciale è stata deliberata dall’amministrazione precedente e non può essere cancellata a meno di non far pagare il danno ai cittadini.
2. L’area commerciale ha le stesse dimensioni della precedente deliberazione e noi stiamo semplicemente modificando la sua conformazione. Da una mega “stecca” lungo i distinti si passa a quattro corpi edilizi, suddivisi da un asse verde e da un sistema di piazze e spazi urbani di uso pubblico che favoriscono l’accessibilità e le relazioni con gli insediamenti contigui di Sant’Elia e San Bartolomeo.
3. Le volumetrie complessive dell’area diminuiscono. Anzi, rispetto alle scelte dell’amministrazione precedente, diminuiscono le aree edificabili ed aumentano le aree a parcheggio e a verde.
Adesso è tutto nelle mani della Commissione Urbanistica, che sono certo saprà fare un lavoro di qualità e magari migliorare ulteriormente questo progetto. Un’ultima considerazione. Il nuovo progetto è perfettamente in linea con le indicazioni scaturite dalla conferenza di servizi, che l’architetto Peretti ha seguito brillantemente nell’elaborare questa proposta. E, per essere chiari, l’incarico alla Peretti non l’ho dato io ma la precedente amministrazione. E a me non interessa di chi sia amica, chi l’abbia scelta e cosa voti. Mi interessa che faccia un buon lavoro, che consenta di migliorare la nostra città, che faccia sì che l’investimento di un privato su un’area pubblica possa fungere da volano per lo sviluppo e la riqualificazione complessiva di un quartiere. E questo fa il nuovo progetto. Oggi come in futuro, rispetto alla polemica pretestuosa, alla politica di piccolo cabotaggio, alla contrapposizione ideologica fine a se stessa, io scelgo e sceglierò sempre il bello e il giusto per la nostra città».