Padovan sulla nazionale: «Spalletti ha tanto da lavorare, non può sorprendersi di nulla» - Cagliari News 24
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Padovan sulla nazionale: «Spalletti ha tanto da lavorare, non può sorprendersi di nulla»

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Giancarlo Padovan ha parlato dell’attuale situazione della nazionale italiana, in esclusiva per InterNews24

Giancarlo Padovan ha rilasciato una lunga intervista in esclusiva a InterNews24. Il noto giornalista è intervenuto su vari temi, toccando anche gli impegni dell’Italia nella sosta e la situazione attuale della nazionale italiana:

NAZIONALE: «Visto com’è andato l’Europeo meglio che qualche assenza ci sia. Oltre a quelle citate, anche Jorginho meglio che non ci sia più. Credo che quelle dell’Inter comunque siano contingenti, Barella si è operato al naso ma altrimenti ci sarebbe stato. Lui è fuori discussione, è un campione. Il problema è che all’Europeo non ha funzionato niente, né il blocco Inter né tutti gli altri. Il CT si è assunto tutte le responsabilità ma non basta, bisogna venir fuori da questo pantano, bisogna fare una buona Nations League, anche se con la Francia è dura. Bisogna anche trovare nuovi giocatori che diano ricambio ai vecchi e bisogna qualificarsi al Mondiale. Non ci sono altri discorsi da fare. Spalletti ha tanto da lavorare, lo sapeva, non può sorprendersi di nulla. Questo è il ruolo del CT, non può sorprendersi del fatto che non si possa lavorare in Nazionale, non può sorprendersi anche degli alti e bassi dei nostri giocatori. Abbiamo vinto un Europeo con molta fortuna, e siamo stati eliminati da quest’ultimo Europeo con grande demerito. »

FUTURO: «Dobbiamo trovare una via felice che ci porti ad essere una squadra rispettata e rispettabile. Per fare questo dobbiamo sondare i nostri giovani migliori, metterli in campo, vedere se hanno la maturità e la personalità per esser titolari in Nazionale. Lavorare su un gruppo certo. Ecco, a me i dentro e fuori/chiama e richiama non piacciono, secondo me ci vuole un gruppo certo, di 20-22 giocatori, perché è l’unico modo per creare una mentalità simile a quella di un club. La sensazione però non è buona: non vedo un CT sereno, non vedo una nazione disposta ad aspettarlo, vedo una critica molto feroce nei confronti della Federcalcio e vedo anche un governo, nella fattispecie un Ministro dello Sport, che non va d’accordo né con la Federazione né col Coni».

L’INTERVISTA COMPLETA A GIANCARLO PADOVAN

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