Pagelle
I pagelloni del Cagliari 2017/18: Giulini
Stagione travagliata per Tommaso Giulini e il suo Cagliari. Gestione di allenatori e ds e mercato non all’altezza sono le principali colpe imputabili numero uno rossoblù
Una stagione iniziata male che sarebbe potuta finire peggio. Invece il Cagliari ha centrato la salvezza con un colpo di coda inaspettato. Il successo esterno di Firenze e quello casalingo sull’Atalanta hanno ridato ossigeno alla formazione sarda, che ha chiuso il campionato al 16° posto, 4 punti sopra la zona retrocessione. Al triplice fischio di Cagliari-Atalanta il patron rossoblù Tommaso Giulini ha tirato un lungo sospiro di sollievo. La permanenza in Serie A non cancella però gli errori commessi in corso d’opera dall’imprenditore milanese. In estate Giulini ha confermato Rastelli in panchina. Dal Sassuolo è arrivato l’uomo-mercato Giovanni Rossi. Il direttore sportivo si è dimostrato un buon talent scout – l’acquisto di Romagna è il principale merito del ds – ma non è riuscito a far emergere la sua leadership nei momenti di difficoltà. Va detto che Giulini ha dato al Cagliari uno stadio temporaneo accogliente e rilanciato l’immagine del brand societario con tante iniziative degne di nota. Inoltre ad agosto il patron ha gestito in prima persona il caso Borriello. Lasciato partire l’attaccante, il club ha virato deciso su Leonardo Pavoletti, investendo oltre 10 milioni di euro sul suo cartellino.
PANCHINA A LOPEZ – Il Cagliari però non è partito col piede giusto. Le tante sconfitte di inizio campionato hanno portato il primo scossone stagionale in casa rossoblù. A metà ottobre Giulini ha liquidato il tecnico campano e affidato la prima squadra a Diego Lopez. Dopo essere passati al 3-5-2, Pavoletti e compagni hanno iniziato a mettere in cascina tanti punti. A gennaio Rossi ha dato il via libera all’acquisto dell’esterno sinistro Lykogiannis e all’arrivo in prestito di Castan, ma non ha ritenuto necessario puntare su un vice-Cigarini. Così, quando il regista è stato fuori per infortunio – da metà febbraio all’inizio di aprile –, il tecnico uruguaiano ha dovuto fare di necessità virtù, spostando Barella in cabina di regia.
L’ARRIVO DI CARLI – In primavera il rendimento del Cagliari è calato sensibilmente. I rossoblù sono stati risucchiati in zona retrocessione. All’indomani della sconfitta esterna contro l’Hellas Verona non ne ha fatto le spese Lopez, ma Giovanni Rossi, silurato dal presidente e prontamente sostituito da Marcello Carli. Decisione singolare quella di Giulini, volta a dare un segnale forte ad allenatore e squadra. Il neo direttore sportivo ha scelto di mettersi in gioco, affrontando di petto una situazione non semplice. Ottenuta la salvezza, il patron è chiamato a fare propri i tanti insegnamenti lasciati da questa travagliata stagione. È già tempo di programmare il futuro: ora la palla passerà a Carli, che dovrà prima scegliere il nuovo allenatore, poi costruire una squadra pronta per la massima serie.
VOTO: 5