Ex Rossoblù
Mboma: «Cagliari? Il mio rimpianto è non aver fatto una cosa!»
Patrick Mboma, ex attaccante del Cagliari, ha rilasciato un’intervista per l’ultimo numero della rivista del club sardo “Domus Rossoblù”
Patrick Mboma ha lasciato un gran bel ricordo nell’isola, dov’è rimasto per due anni tra il 1998 ed il 2000 segnando 15 reti in 40 presenze. L’ex attaccante del Cagliari ha rilasciato un’intervista per l’ultimo numero della rivista del club sardo “Domus Rossoblù”. Le sue parole:
RICORDI DELL’ESPERIENZA CAGLIARITANA – «Direi che sono… culinari (ride di gusto, n.d.r.). Il cibo che conobbi per la prima volta in Sardegna, e poi a Parma, mi è rimasto nel cuore. E poi il clima mite dell’Isola, paesaggi mozzafiato, mare, serenità. Cagliari sarà per sempre nel mio cuore».
ARRIVO POST MONDIALI 98′ – «Ho scoperto la Serie A, il calore del Sant’Elia, i grandi stadi. All’epoca nel campionato italiano c’erano i migliori al mondo. Volevo mettermi alla prova».
EMPOLI CAGLIARI, 21 MARZO 99′ – «Tripletta, i primi gol in Serie A, avevo segnato solo al debutto in Coppa Italia a Lumezzane. In allenamento ero particolarmente in forma dopo mesi complicati per infortunio. Ho scoperto che prima di me solo un altro africano, un certo Weah, era riuscito a segnare una tripletta in Serie A. Vincemmo 5-1, ci divertivamo e divertivamo il pubblico».
IL CAGLIARI DI OGGI – «Non conosco bene Nicola, se non per avere ammirato il suo lavoro in altre piazze. Penso che il fattore casalingo sia fondamentale. La sconfitta col Napoli un episodio: il lavoro e la costanza pagheranno».
SERIE A – «Sta ritrovando smalto dopo stagioni di calo. Piuttosto vedo una ritrosia a lavorare coi giovani. Questo mi stranisce».
VITA IN SARDEGNA – «Un mondo incantato, due anni per me superlativi. Forse bisogna insegnare meglio il codice della stda perché in Italia ricordo che c’era un po’ di spavalderia alla guida, ma spero sia migliorato il tutto (ride n.d.r.). Ho molti amici: con Modesto ci siamo visti nel suo locale. Sono venuto per rendere omaggio alla tomba di Massimo Steri, un poliziotto che ci ha lasciati troppo presto. Ho rivisto con piacere David Suazo, che quando arrivai era un ragazzino. Ho girato un po’ negli anni grazie alla mia amica Carola Fadda. Insomma, un legame indelebile».
LA TUA SQUADRA – «Ventura mi ha dato molto, mi sarebbe piaciuto lavorare di più con lui, così come con un talento sopraffino qual era Domenico Morfeo, un mago del pallone. I tifosi mi dimostrano grande affetto. Un aspetto negativo, però, riguarda gli ululati razzisti che ho sentito sia quando ero al Cagliari che al Parma. Inaccettabile».
UN GRANDIOSO TRIDENTE – «O’Neill e Muzzi? Ho provato molta tristezza per la scomparsa di Fabian: fisico incredibile, tecnica e tiro clamorosi. Roberto era bomber di razza, capace di fare gol in tutti i modi. Se il mio ambientamento fosse stato più rapido credo che avremmo fatto cose ben più grandi, eravamo una neopromossa davanti ai colossi. Un Cagliari bellissimo, tra giovani ed esperti, che gruppo! Ah si, dimenticavo: sai un altro ricordo?».
UN RICORDO – «A Cagliari ho scoperto le mie qualità di cantante, insieme ai compagni e con i tifosi. Ricordo il coro «Mboma! Mboma!». Quanto ci siamo divertiti…».
MBOMA OGGI – «Commento il calcio in tv: coppe europee ed eventi internazionali. Mi piace, dicono ci sappia fare».
TI ASPETTIAMO ALLO STADIO – «Speriamo presto, sarebbe un onore e un piacere».