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Pavoletti: «A Cagliari per diventare un simbolo, posso dare di più»
Al termine di una stagione in cui ha messo a segno 11 reti, Leonardo Pavoletti si racconta, analizza l’annata del Cagliari e guarda al futuro
L’annata di Napoli è alle spalle, e alla vigilia del campionato in rossoblù non era scontato tornare subito ai livelli di una doppia cifra pesante. Leonardo Pavoletti, bomber da undici gol con una specializzazione da record nel gioco aereo, a Cagliari ha ritrovato la confidenza con la porta e il sorriso. La stagione è stata tribolata, con i rossoblù a rischio retrocessione fino alla riscossa finale che porta anche la sua firma. In una lunga intervista al Corriere dello Sport, l’attaccante toscano ha ripercorso il cammino personale e di gruppo: «Sono molto soddisfatto, non solo per me perché se il campionato si fosse concluso con la retrocessione avrebbe avuto tutto un altro sapore. Se potessi cambiare qualcosa cambierei la mentalità che abbiamo avuto in alcune partite, la paura ci ha fatto fare prestazioni disastrose. Per fortuna nei momenti cruciali siamo riusciti a venir fuori nel modo giusto Mi ha fatto piacere essere riuscito a dare una mano ma credo di poter dare ancora di più».
Ora è il momento di riprendere fiato dopo un campionato tosto, ma ovviamente è impossibile non pensare al futuro. Pavoletti parte dal principio: «Ho sempre cercato una squadra dove poter stare a lungo e della quale poter diventare un simbolo. Ad agosto il Cagliari mi ha proposto questo e io ho scelto di esserci. Poi, si sa, nel calcio si vive alla giornata e per questo non faccio promesse perché non dipende solo da me».