2013

Pensieri Rossoblù: “Che sarà sarà…”

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Senza voler essere nostalgici con un “cosa sarebbe successo se…” sarebbe il caso di pensare al “cosa potrà essere”.

Sì perché la convinzione forte è che questa squadra con un paio di idee tattiche buone, solide e soprattutto collaudate (bello sarebbe avere sempre lo stesso allenatore con il quale fare una preparazione estiva come si deve) ed i giocatori, tutti, che già ha, possa, oltre che fare un’ottima fine di campionato, affrontare il campionato venturo non da protagonista ma sicuramente nemmeno da comparsa.

Perché, se come oggi, si vincono le partite che ben oltre la metà non sembravano vincibili (qualche dubbio su qualche giocatore e relative posizioni rimane) allora si, significa che si possono fare cose belle. Se si può affrontare l’Inter, lontana parente della squadra che fu, sia ben chiaro, tenendo in panchina Sau e Pinilla, e sostituire senza problemi il giocatore che negli ultimi anni è stato la luce della squadra da centrocampo in su, allora vuol dire che manca veramente poco alla quadratura del cerchio. Queste, parliamoci chiaro, sono caratteristiche delle grandi squadre, la doppietta dell’attaccante che subentra nel secondo tempo, ma quanto è bello!

Ripetiamo e sottolineiamo, l’Inter contro la quale si è vinto oggi è poco più che da mezza classifica (tra organico decimato e morale sotto le scarpe) ma il Cagliari ha fatto la squadra cinica, e questa è una novità.

Adesso è il momento per puntare, per andare All-in, per far sì che qualche soddisfazione ce la si possa togliere. È il momento di guardarsi in casa, guardarsi dentro, non trovare più scuse e cerca colpe negli altri e provare a portare il Cagliari ed i suoi tifosi dove si merita.

Settimana prossima a Napoli si giocherà con tante assenze una partita difficile e complicata come poche altre. La sensazione è però quella di una squadra che andrà in campo con la sicurezza e la coscienza di fare bene, coscienti che oltre alla prestazione conta il risultato. Coscienti che come mai negli anni passati non si va in campo in 11 ma c’è nuovamente un’intera isola che è tornata a tifare e soffrire per i rossoblù.

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