2013

Pensieri Rossoblù: “Per fortuna, purtroppo…”

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Pensieri (ovviamente rossoblù, n.d.r.) e sensazioni post-partita non dovrebbero essere altro che, riuscendo ad essere un minimo oggettivi, una mistura di rimpianti e compiacimenti, soddisfazione ed amarezza.
Ed allora, dopo Udinese-Cagliari, pardon Cagliari-Udinese:

Per fortuna che siamo già salvi.
Per fortuna che iniziamo ad avere la panchina lunga.
Purtroppo che non sia così lunga ed oggi ahimè si è visto. Troppe assenze e ricambi in difficoltà (palo e gol arrivati dallo stesso lato della difesa).
Per fortuna che quando perdiamo ormai lo facciamo di misure e contro squadre che comunque meritano e sono, anche se poco, più forti di noi (non è solo più forte chi ha singoli migliori ma anche chi gioca meglio).
Purtroppo ieri sono stati più gli scivoloni che le azioni da gol. Urlo nel vuoto: “Questa non è Serie A!
Per fortuna che si è rivisto Avelar in campo e probabilmente con una soluzione tattica che permetterà di far convivere due risorse della squadra come lui e Murru, altrimenti mutualmente esclusive. Mi piace veramente tanto e lavorandoci come si deve guadagniamo una mezzala brasiliana. Bravo/i mister!
Purtroppo un bell’impianto semivuoto è sempre un brutto spettacolo e
Purtroppo i padroni di casa triestini non hanno deciso in una estemporanea coalizione sportiva contro l’avversario, per noi di giornata, comune.
Per fortuna che il nostro centrocampo è uno dei più attrezzati della categoria.
Purtroppo però con due titolari in meno, Conti ingabbiato, Nainggolan forse non al meglio, avversari rapidi ed il campo di cui sopra, di più mi sa che proprio non si poteva fare.
Per fortuna che ho visto un Cagliari arrembate che non voleva perdere (ci sarà stata in palio la “Coppa dei Formaggi”?) con la garra (si ormai va di moda parlarne ma noi a Cagliari la conosciamo meglio e da prima rispetto agli altri) inconfondibile di chi dalla panchina dirigeva. Io onestamente non ci sono proprio abituato
Per fortuna che in panchina abbiamo chi non ha paura di rischiare.
Purtroppo però, secondo me, proprio un gioco non lo abbiamo. Ed è secondo me il problema più grosso attuale e da affrontare per la stagione prossima (calcisticamente parlando, sia ben chiaro). Ieri in campo la differenza è stata proprio questa. La speranza è che il tempo e la tranquillità siano la soluzione, sperando che il lavoro sia pianificato bene e per tempo.
Per fortuna che Zielinsky, che non ha fatto praticamente nulla e che, secondo chi in tv mi raccontava la partita, ha fatto numeri da piccolo campione senza nemmeno saperlo, è stato sostituito dopo sei minuti del secondo tempo appunto perché, nonostante le parole al miele magari già pronte da giorni, non ha fatto nulla.
Purtroppo, e non è mio costume appellarmi a questo, non è necessario mettere in mezzo la Coppa dei Formaggi per risultare faziosi. Anche non azzeccare il nome di almeno uno di quei bei ragazzi in rossoblù (almeno uno!) oppure vedere tocchi e sgambetti dove in realtà sono belle capriole altrui, un po’ arreca disturbo.
Per fortuna la finisco qui, ma non è che bisogna creare movimenti di popolo per avere osservatori e commentatori che osservino e commentino ciò che accade e non quello che “conviene” accada.
Purtroppo ci si esalta e deprime un po’ troppo senza, quasi mai, considerare l’avversario che si ha davanti. Ogni risultato è figlio della propria prestazione e di chi ti trovi a ad affrontare. Non è un periodo nero che si ripete dopo il girone di andata è semplicemente che le squadre che si affrontano sono più forti, attrezzate o organizzate di quelle contro le quali si è giocato nelle settimane precedenti.
Per fortuna che non è sempre così, almeno in questo modo si crea dell’entusiasmo.
Purtroppo le ultime due partite hanno visto scintille in campo negli ultimi minuti. Se queste sono figlie di frustrazione, stress ed ansie c’è da preoccuparsi.
Per fortuna però può essere solo semplice e sano agonismo!
Purtroppo non si gioca più ad Is Arenas. No, non dico con pubblico (tutto o poco) ma a porte chiuse e la gente fuori. Avevamo trovato, secondo me, il nostro equilibrio ed alchimia, almeno per i pochi mesi che mancano.
Per fortuna che la prossima partita è in trasferta, così mi deprimo un po’ di meno e magari non sarà nuovamente “Holiday on Ice”.

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