Focus
Pereiro Cagliari, i numeri a confronto. Il segno di un feeling mai nato
Nel giro di due anni è passato da potenziale crack ad essere un giocatore inesploso dalle possibilità esponenziali
Gaston Pereiro, centrocampista offensivo arrivato a Cagliari nel gennaio del 2020, è uno dei misteri più grandi degli ultimi anni. Nel suo caso si parla di un giocatore di caratura internazionale, arrivato per un compenso non indifferente, tra incredulità e stupore. L’uruguaiano così come tanti suoi compatrioti vive di emozioni e momenti, proprio per questo la scarsa continuità di prestazioni può essere anche frutto dei pochi filotti di partite giocati. Sono stati decisamente più gli scampoli di partita rispetto alle partenze nell’undici iniziale.
Stupisce constatare come quello sbarcato nell’isola fosse un giocatore con alle spalle 24 presenze nelle coppe internazionali, tra Europa League e Champions League. Un giocatore duttile, capace di rendersi utile e restare prolifico su tutto il fronte offensivo. Nel suo trascorso olandese, con la maglia del PSV Eindhoven, in 154 presenze ha siglato la bellezza di 49 reti e 21 assist. Il che sarebbe come dire che ha contribuito al risultato con una media di quasi una volta ogni due partite. Numeri che non reggono il confronto con quelli accumulati in terra sarda: solo 8 goal e 3 assist in 58 presenze. Presenze che, in due stagioni e mezza, risultano comunque essere troppo poche dato l’esborso fatto per averlo e, soprattutto, dato il palese talento in dote al classe ’95. Gaston ora aspetta la chiamata di una squadra di massima serie ma l’ingaggio percepito allontana le pretendenti dal prodotto del settore giovanile del Nacional di Montevideo.