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Pescara, Aresti: «Futuro da decidere. Se arrivasse la chiamata del Cagliari..»
A trent’anni Simone Aresti ritrova quella Serie A solo accarezzata ben nove anni fa con il Cagliari, quando il portiere nato a Carbonia fece il suo esordio proprio con la maglia rossoblu nella stagione 2006/07. Due anni fa una nuova chance con il Chievo Verona, che lo acquista dopo l’ottimo campionato in Lega Pro con il Savona prima di cederlo al Pescara, con il quale Aresti ha conquistato quest’anno la promozione nella massima serie al termine di una lunga stagione conclusasi con la vittoria dei playoff.
IL FUTURO – In un’intervista rilasciata a L’Unione Sarda, l’estremo difensore ha parlato a proposito del proprio futuro con il club abruzzese: «Ho ancora un anno di contratto, vedremo. Ci saranno tante cose da analizzare. In caso di promozione la società aveva l’obbligo di riscattare Fiorillo e Oddo vuole anche un portiere di esperienza. Farò le mie valutazioni, il mio procuratore dice che ci sono diverse offerte. Sto riaccendendo il telefono in questi giorni, prima non volevo sapere nulla».
IL RETROSCENA – A proposito di mercato, Aresti rivela poi un retroscena risalente all’estate scorsa: «C’era stata una chiaccherata con Capozucca la scorsa estate. Ma un po’ perché stavo bene a Pescara, un po’ perché mi sono infortunato, non se ne fece più nulla. A gennaio invece non ho ricevuto nessuna chiamata. Ovviamente, se ci fosse una richiesta da parte del Cagliari sarebbe molto gradita. Però, ripeto, sto benissimo a Pescara e poi mi pare che al Cagliari non manchino i portieri».
IL GIUDIZIO – Non poteva mancare un giudizio sul lavoro del Cagliari in sede di mercato, giudizio più che lusinghiero a sentire le parole di Aresti: «Stanno facendo un grande lavoro. Bruno Alves, Padoin e Ionita sono ottimi acquisti, in più ci sono i big della scorsa stagione. Penso che il Cagliari potrebbe addirittura pensare di non limitarsi alla semplice salvezza, potrebbe ambire a qualcosa di più».