2013

Pinilla: «Convocazione? Nessuna rivincita, voglio sfruttare l’opportunità»

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Dopo un anno Mauricio Pinilla ritrova la nazionale, ed anche in patria la notizia è ben accolta da tifosi e addetti ai lavori che ben conoscono le qualità del Pistolero rossoblù.
Il quotidiano cileno El Mercurio ha raggiunto il giocatore nella notte successiva alla partita col Livorno e ha raccolto le sue sensazioni circa il ritorno in nazionale. CagliariNews24 ha tradotto le dichiarazioni del bomber:

«Sono molto contento perché da tempo sto lavorando molto bene nel mio club. La convocazione è un premio per me e per la mia famiglia, una opportunità che arriva nel mio miglior momento fisico e calcistico. Devo sfruttarla al massimo. Non è un mistero ciò che posso dare, mi hanno chiamato per questo».
La chiamata di Pinilla arriva in vista degli impegni con Colombia ed Ecuador, valevoli per la qualificazione ai mondiali brasiliani. L’attaccante non vuole però ancora parlare di spedizione mondiale: «Sarebbe un sogno. Tutti i calciatori sognano di giocare un mondiale prima o poi, però non mi voglio ancora immaginare in quello scenario. Oggi sono convocato per queste due partite e devo dimostrare le mie condizioni. So che c’è un gruppo di giocatori che hanno un posto assicurato nel caso che il Cile vada ai mondiali, ma il discorso non è chiuso, devo sfruttare questa opportunità e vedremo che succederà».
E’ la prima convocazione di Mauricio da quando è arrivato il ct Sampaoli: «Ho sempre seguito Sampaoli come tifoso della Universidad de Chile, ma non ho mai avuto contatto diretto con lui. Imposta un gioco verticale, diretto e molto veloce, tutte caratteristiche che un attaccante come me può sfruttare. D’altronde questa squadra tante volte gioca senza una prima punta, perciò si deve cercare delle soluzioni».
Ci sarà da lottare per conquistare una maglia: «E’ così, ma conosco per esempio Humberto Suazo col quale ho condiviso lo spogliatoio varie volte. Più alternative ci sono meglio è, la sana concorrenza fa sempre bene. Conosco quasi tutti i calciatori della Roja e posso dare il mio contributo».
In conclusione, Pinilla si gode il momento e guarda avanti con voglia di lavorare, senza che questa convocazione possa acquistare il sapore della rivalsa: «No, non è una rivincita. La gente ed il tecnico che mi ha convocato sanno quel che posso dare alla squadra».

 

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