2013
Pinilla: «Felice a Cagliari. Vidal top, Sanchez – Juventus? Non so». Il futuro…
Fin qui 7 gol e 4 assist in campionato, con una media gol di una rete ogni 149 minuti, più tre gol in Coppa Italia, ma anche tanti infortuni che ne hanno limitato la continuità: uno stop di due settimane a ottobre, poi il recupero e l’affaticamento muscolare di fine novembre, fino all’ennesimo stop dopo la settimana natalizia che lo ha bloccato per dieci giorni. Parliamo di Mauricio Pinilla, attaccante del Cagliari, reduce da una doppietta contro l’Inter condita da mille polemiche. A pochi giorni dalla sfida contro il Napoli che salterà per la squalifica di un turno, l’attaccante Mauricio Pinilla, raggiunto dall’emittente cilena Radio Cooperativa durante il programma“Aire Libre”, ha rilasciato una lunga e interessante intervista in cui tratta tanti temi legati ai rossoblù. Questa l’intervista integrale tradotta dalla redazione di CagliariNews24.com: «Sono molto felice per questo periodo positivo che sto vivendo a Cagliari. E’ stato un anno difficile all’inizio per alcuni infortuni però adesso sono davvero felice di mostrare quello che posso fare».
CALCIO ITALIANO – In Italia ormai dal 2009, dopo la toccata e fuga con Chievo e Inter del 2003, Pinigol conosce ormai bene il calcio italiano: «In Italia è molto difficile per gli attaccanti rispetto ad un campionato come quello spagnolo, il gioco è molto più tattico e difensivo, è difficile segnare gol. La prima punta spesso sta sempre spalle alla porta» .
SANCHEZ E LA JUVENTUS – Pinilla ha anche chiarito e spiegato il pensiero che era stato male interpretato dai media nei confronti del connazionale Alexis Sanchez: «Alexis è un calciatore importante che vince le partite e che fa la differenza. Bisogna lasciarlo lavorare in pace. Ho detto che ha un sacco di qualità da dimostrare sul campo. Erano solo lodi, perché lo conosco da tempo, è un giocatore che fa la differenza e bisogna lasciarlo lavorare in pace. Si parla molto di un possibile trasferimento alla Juventus, ma non so nulla su di ciò: adesso è al Barcellona. Se è concentrato e soddisfatto, Alexis è in grado di brillare in qualsiasi squadra del mondo».
VIDAL E GLI ‘ITALIANI’ – Virata sui connazionali che militano in Serie A: «Se sento i calciatori cileni che giocano in squadre italiane? Si, mi sento con Isla, Vidal, Seymour, Jorquera, ma anche altri: io gioco in Sardegna, siamo lontani quindi è difficile incontrarsi di persona ma comunichiamo spesso. Vidal? Ha fatto un campionato eccellente con la Juventus, siglando tanti gol: è un calciatore tra i migliori del campionato italiano, ha fatto ultimamente anche la doppietta alla Lazio».
NAZIONALE – Spera ancora nella prima chiamata di Jorge Sampaoli, c.t. della Nazionale cilena, visto che l’ultima gara di Pinilla con il Cile risale alla gestione Borghi, l’11 settembre 2012 contro la Colombia: «Ho avuto sfortuna, perché ho sempre avuto un infortunio quando venivo chiamato per la convocazione in nazionale e non potevo essere presente. Non sono stato al cento per cento fisicamente, ho avuto un periodo difficile e per essere nella selezione devi stare bene. Adesso sono in forma e lavorando sodo spero in un’altra chiamata. Se dovessi essere convocato spero di essere al top della condizione. Ci sono grandi giocatori in attacco per la selezione cilena e tutti meritano la convocazione. Humberto Suazo è un calciatore che ha fatto la storia della Nazionale ha ancora molto da dare. Sebastian Pinto è un calciatore eccellente: ci sono tanti giocatori giovani che stanno emergendo».
RESTO A CAGLIARI, POI CHIUDO ALLA U – Al termine dell’intervista, Pinilla chiude le voci di mercato almeno per le stagioni imminenti, visto un contratto in scadenza il 30 giugno 2015: «Il mio futuro? Ho ancora due anni di contratto qui a Cagliari. Spero successivamente di chiudere la mia carriera all’Universidad de Chile, sempre che la società di adesso voglia un mio ritorno.. (ride,ndr)» dice il bomber rossoblù che lascia parole al miele per l’isola sarda: «La Sardegna è bellissima, è un’isola fantastica: le spiagge sono meravigliose».