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Piras: «Cagliari? L’umore non è buono, devono saper giocare per Pavoletti»

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Ha parlato uno degli ex giocatori di calcio passati proprio per Cagliari, Luigi Piras. Nell’intervista si è parlato della situazione dei sardi

Le parole dell’ex attaccante del Cagliari Luigi Piras. Nell’intervista rilasciata presso i microfoni di TMW Radio si è discusso della situazione attuale del club isolano. Ecco le dichiarazioni di Piras:

UMORE – «L’umore a Cagliari non è buono. Questa retrocessione è stata troppo brutta, ma nel calcio accade anche questo. L’importante è rialzarsi, ma a ora non si sta vedendo una vera programmazione».

LIVERANI – «Liverani ha fatto molto bene a Lecce, meno a Parma. Quello che conta però è avere i giocatori forti. Si può avere il migliore allenatore al mondo ma senza squadra non si va da nessuna parte».

SERIE B – «Sicuramente quando si scende in Serie B è necessario puntare su giocatori di categoria. Bisogna anche contare che gli stipendi di giocatori come Joao Pedro e Nandez per esempio diventano troppo costosi. Mancheranno le partite di qualità contro le grandi squadre, che sono quelle che riempiono lo stadio e di conseguenza portano incassi».

VIOLA – «Mancava un regista da quando è partito Cigarini. Lui lo è ed è anche abile nell’ultimo passaggio. Non è giovanissimo, ma a questa squadra serve anche esperienza».

PAVOLETTI – «Il Cagliari deve saper giocare per lui. È il più grande colpitore di testa in circolazione, se lo si sa servire a dovere può fare la differenza».

ATTEGGIAMENTO – «Il problema maggiore che incontrerà il Cagliari sarà lo stesso che incontrammo noi nella stagione 1983-84. Quando si retrocede si gioca sempre con la pressione di dover vincere. Quell’anno da appena retrocessi non solo non riuscimmo a tornare in Serie A, ma addirittura ci salvammo a due giornate dalla fine».

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