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Pirateria, parla De Siervo: «Ecco chi rischia»
Oscurati migliaia di siti di pirateria che trasmettevano le partite illegalmente, oggi parla l’ad della Serie A De Siervo: «Chi sbaglia paga»
La Serie A prosegue la sua lotta contro la pirateria informatica. Nell’ambito di una vera e propria maxi-inchiesta aperta dalla Guardia di Finanza sono stati oscurati oltre settecento siti e trecento piattaforme Iptv per la visione illegale di contenuti a pagamento. Ma l’operazione si è spinta più avanti: per lanciare un chiaro messaggio agli sfruttatori di questi servizi illegali, sugli schermi degli user è stata oscurata la partita Cagliari-Samp, uno degli anticipi dell’ultima giornata di Serie A; a rimpiazzare la partita un messaggio a tutto schermo per avvisare ogni utente che i propri dati d’accesso sarebbero stati utilizzati all’interno dell’indagine giudiziaria.
PUNIRE CHI SBAGLIA – In merito agli sviluppi dell’inchiesta si è espresso Luigi De Siervo, amministratore delegato della Lega Serie A: «La maxi inchiesta è importantissima e rappresenta un punto di svolta. Il messaggio sugli schermi illegali fa capire che il segnale è stato tracciato e che le conseguenze arriveranno. Pagare cifre irrisorie non risolverà il problema: per questo le Forze dell’Ordine perseguiranno chi è colpevole e lo puniranno con multe dai 2.500 ai 25.000 euro».
CHI RISCHIA NELL’INDAGINE? – Le Forze dell’Ordine stanno cercando di identificare tutti i colpevoli per assicurarli alla giustizia: «Gli inquirenti stanno partendo da chi utilizzava fino a chi forniva il segnale. Siamo di fronte a reati gestiti dalla criminalità organizzata, è importante trovare i colpevoli. La Lega continuerà a investire soldi per spiegare questa cosa a tutti. Chi paga deve continuare a farlo all’interno della legalità».
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