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Pisacane: «Prima la salute, ma se si torna a giocare faremo bene»
Fabio Pisacane dice la sua su stipendi, campionato e possibili sviluppi: le parole del difensore del Cagliari
Come tutti, anche Fabio Pisacane passa questi giorni a casa. Il difensore del Cagliari si allena e pensa al futuro. In primo luogo la salute, poi il calcio con tutte le considerazioni sul taglio ingaggi, la possibile ripresa e anche le aspettative della squadra. Le sue parole a Rai Sport: «Noi calciatori abbiamo dato immediatamente la nostra disponibilità ad andare incontro a questa esigenza che vede coinvolto tutto il sistema. Se il campionato finisce devono essere chiamate tutte le parti in causa, ognuno deve fare la sua parte. Negli ultimi giorni si è strumentalizzato troppo il discorso, sembra che tutto vada bene se solo i calciatori rinunciano allo stipendio. Qualcosa faremo, si troverà un accordo perché tutti facciano la loro parte. Noi come Cagliari stiamo definendo le nostre cose, poi stiamo alla finestra».
Sulla stagione: «Era un campionato bello e divertente. Ci auguriamo tutti che per prima cosa si possa tornare alla normalità per la salute di tutti, poi dopo che le cose si saranno stabilizzate ci piacerebbe riprendere il cammino che avevamo iniziato. Questa squadra non ha fatto tanti risultati positivi per caso, ha qualità. La sconfitta con la Lazio ha lasciato pesanti strascichi mentali, ma se si torna in campo possiamo fare 13 partite di altissimo livello. Zenga ha grande carisma, non vediamo l’ora di ripartire. Adesso pensiamo alle persone che stanno soffrendo, è il primo pensiero. Se si riprenderà sarà una stagione comunque anomala, sarà una prova del nove senza precedenti».
Pisacane parla anche della quotidianità anomala di questi giorni: «Un calciatore passa tanto tempo a casa anche a cose normali, vengono meno allenamenti e partite. Il Cagliari ci ha dato gli strumenti per tenerci in allenamento a casa, io sono sempre ossessionato dalla paura di ingrassare e quando non sono nel pieno della stagione mi muovo sempre per non perdere la forma. Quello che mi manca di più in questo momento è una passeggiata con i miei figli, abbracciare i miei cari che sono a Napoli e poi il campo con i compagni».