2014
Cagliari, Pulga in conferenza: «Gara con il Sassuolo è match point»
Tornato in sella da primo allenatore dopo l’esonero di Diego Lopez, ha da pochi minuti concluso la “nuova prima” conferenza stampa della vigilia Ivo Pulga. Domani il Cagliari scende in campo a Reggio Emilia, in uno scontro contro il Sassuolo a dir poco delicato per entrambe le formazioni. Di seguito le dichiarazioni del tecnico che parte col commentare il suo ritorno sulla panchina rossoblù.
PULGA IL RITORNO – “Il mio ritorno a Cagliari in sostituzione di Lopez è una di quelle cose che nel calcio succedono, è normale che nello spogliatoio magari ci sia un poco di tristezza ma passa subito. Era successo quando sono andato via qualche settimana fa, succede ora ma guardiamo avanti. I ragazzi sono sufficientemente esperti per sapere che bisogna pensare al campo, e questo stanno facendo”.
MATCH POINT – “Quello di domani è un match point. Sarà una gara durissima, importante per noi e importantissima per loro. Un risultato positivo ci darebbe punti decisivi in chiave salvezza. Detto ciò, non andiamo là per strappare un pareggio ma per vincere. Questa è una squadra che se gioca per il punticino perde, dobbiamo puntare alla vittoria”.
SU CAPITAN CONTI – “Conti? E’ il nostro capitano e rimarrà tale. Se ci fermiamo a ragionare su quello che ha detto, ha espresso l’orgoglio di indossare la fascia: lo capisco perché l’ho provato anch’io”.
SALVEZZA? – “Guardando il calendario mi pare che la quota salvezza si aggirerà intorno ai 34 o 35 punti, salvo risultati clamorosamente a sorpresa nel finale. Detto ciò, il nostro obiettivo da qui alla fine non è fare un paio di punticini e andarcene in ferie. Vogliamo incamerare subito i punti salvezza e poi andare a giocare partite come quelle con Juventus e Napoli divertendoci e togliendoci soddisfazioni”.
MODULO – “Modulo? 4-3 e poi vediamo, è una squadra che può giocare col rombo o anche con le tre punte. Domani comunque le scelte saranno obbligate per via dei tanti assenti. L’importante sarà stare corti, compatti e pronti a ripartire”.
IL CAGLIARI? E’ DELLA GENTE – “Allenatori, presidenti e giocatori passano. Il Cagliari resta e noi tutti dobbiamo solo pensare a fare il bene di questo club e della sua gente” – ha concluso il tecnico.
Dal nostro inviato ad Assemini Sergio Cadeddu.