2014

Pulga: «Non meritavamo di perdere! Coro contro di me? Mi è dispiaciuto molto»

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Cagliari sconfitto nell’ultima partita casalinga contro un Chievo che doveva vincere a tutti i costi per trovare la salvezza e così è stato. Una partita decisa da un gol subito su calcio piazzato, dove Dainelli ha solamente dovuto appoggiare in rete il pallone. Nella sala stampa dello stadio Sant’Elia è arrivato ai nostri microfoni Ivo Pulga che ha parlato della partita e non solo: «Loro hanno pensato a non farci giocare, noi ci abbiamo provato. Hanno trovato un gol che ci ha condannati immeritatamente. Non abbiamo praticamente rischiato nulla, abbiamo anzi costruito diverse occasioni. I fischi del pubblico? Sono 5000, non tutto il nostro popolo. La gente deve considerare che altre piazze prestigiose sono retrocesse, noi siamo ancora qui dopo 10 anni. Si dovrebbe pensare allo stadio, poi le vicende societarie si possono considerare in secondo piano. E’ importante ora dare una casa adeguata al Cagliari, ognuno ha il diritto di fischiare ma anche i tifosi sanno che il problema principale è sempre quello dello stadio. Salvezza e stadio, ecco quello su cui credo che ci si dovrebbe concentrare. Il coro contro di me? Ci sono rimasto male, penso di non meritarmelo. Chi paga il biglietto ha il diritto di esprimersi, mi fa male perché in silenzio me ne ero andato e in silenzio sono tornato, facendo credo bene. Ora torno a portare i miei cani a passeggio come ho fatto per un mese e mezzo, poi se qualcuno mi chiamerà risponderò. Quando mi hanno richiamato mi hanno chiesto di salvare il Cagliari al più presto e questo ho fatto».

Dal nostro inviato al Sant’Elia, Sergio Cadeddu.

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