2015
Pusceddu: «Barella è un predestinato»
Il Cagliari si gode uno dei suoi gioielli del vivaio: Nicolò Barella. Appena diciottenne, ha giocato per la prima volta titolare in Serie A domenica contro l’Udinese, risultando tra i migliori in campo. «E’ un ragazzo del ’97 che a centrocampo potrebbe giocare in tutti i ruoli: interno, centrale, trequartista – ha detto di lui l’ex allenatore della Primavera Vittorio Pusceddu ai microfoni di gianlucadimarzio.com – Ha qualità molto importanti, è un destro naturale ma può usare tranquillamente entrambi i piedi. E’ molto bravo anche negli inserimenti da dietro, non a caso ha fatto un buon numero di gol in questi anni. Paragoni? In lui, fatte le dovute proporzioni, rivedo Marco Tardelli, forse con meno attitudine alla fase di copertura ed al recupero palla, però bravo come era Marco nello spingersi davanti e fare gol. Queste sono le sue doti migliori. Dove deve migliorare? Tenendo conto che ha appena diciotto anni, gioca ancora da ‘ragazzino’: gli piace fare il numero, la giocata ad effetto, e ogni tanto si perde in queste cose. Ma è una situazione più che normale per un giovane che vuole mettersi in mostra e che cerca di esprimere tutte le sue qualità al 100%. Però è un ragazzo umile e migliorerà presto anche sotto questo aspetto».
PREDESTINATO – «Io, quando sono arrivato a Cagliari tre anni fa, l’ho detto da subito che era un predestinato e che poteva diventare un giocatore da Serie A senza problemi. Con me ha sempre giocato in Primavera» ha proseguito l’ex terzino rossoblù. Per Pusceddu il giovane centrocampista è pronto per il calcio professionistico: «Assolutamente sì, Nicolò ha carattere. Oltre ad essere un bravo ragazzo è un professionista serio e in campo dà sempre il cento per cento: non molla mai, non ha timore di nessuno, calcisticamente parlando. Infatti non tira mai indietro la gamba, non ha paura del contrasto anche se spesso trova persone fisicamente più dotate di lui. Per me è già pronto per giocare a certi livelli. Crescerlo in casa? Queste ovviamente sono scelte della società. A mio parere Nicolò per me può starci benissimo già da adesso nella rosa del Cagliari. Infatti ogni volta che è stato chiamato in prima squadra ha dimostrato tutto il suo valore e ha retto bene il campo. Ricordo benissimo la partita di Coppa Italia con il Parma, dove è stato votato miglior giocatore. Lo stesso è accaduto al suo esordio da titolare in Serie A, nella gara con l’Udinese. Questo ad ulteriore dimostrazione che è pronto e non ha paura. Poi dipenderà dalle scelte della società, che l’anno prossimo farà di tutto per tornare in massima serie. Ribadisco, per me ci può stare in rosa, se non come titolare inamovibile come possibile scelta e sicuramente darebbe grandissime garanzie ogni volta che verrebbe chiamato in causa».
PIEDI PER TERRA – Pusceddu chiude con un consiglio al suo ex allievo: «Tenere sempre i piedi per terra e non sentirsi mai arrivato. Quest’anno ha avuto la possibilità di giocare in un campionato importantissimo come la Serie A e per la sua età penso che sia il massimo. Però ci tengo a precisare che sicuramente non ha bisogno di questi consigli, perché lui è un ragazzo molto umile e quando scende in campo lo fa per dare il massimo per la squadra, correndo e dando tutto dal primo minuto al novantesimo. Sono queste le qualità che permettono poi di emergere, la presunzione non fa certo parte del suo carattere».