Quasi due gol a partita: quella rossoblù è la peggior difesa della Serie A

Cinquantasei reti subite in ventinove incontri: la media non arriva a due gol a partita solo per pochi centesimi (il dato preciso dice 1,93). E’ un bilancio impietoso quello che riguarda la capacità difensiva del Cagliari all’indomani della sconfitta interna contro la Lazio. I biancocelesti poi non erano l’avversario ideale per rialzare la media, si tratta del secondo attacco della Serie A.
Sul versante rossoblù il dato statistico non potrebbe essere peggiore: quella del Cagliari è la peggior difesa del campionato seguita da quella del Parma che è ferma a 54 (va detto che gli emiliani hanno disputato due partite in meno).
Inutile ricordare l’importanza della solidità difensiva in generale, e in particolare nel campionato nostrano. Se è vero che le big costruiscono i titoli sulla forbice fra reti fatte e subite, è altrettanto palese quanto la permeabilità sia deleteria per chi deve salvarsi. Nei bassifondi della classifica, dove a volte uno zero a zero può essere ossigeno puro per avanzare un piccolo passetto, numeri come quelli rossoblù sono decisamente allarmanti.

Proprio contro i crociati, compagni di sventura nella statistica, i rossoblù sono riusciti a chiudere una gara a porta inviolata: era il 14 dicembre scorso al Tardini, quando le due squadre offrirono uno spettacolo ben poco entusiasmante e si divisero la posta sullo zero a zero. L’inviolabilità è riuscita al Cagliari solo in un’altra e ben più allegra circostanza, quando fu espugnato il campo di Empoli con un poker scoppiettante.
Due sole partite dunque, ed entrambe in trasferta: in questa stagione la porta del Sant’Elia è sempre rimasta spalancata.

Il passivo peggiore resta quello dell’esordio di Zola, cinque reti subite al Barbera di Palermo, ma Lazio e Fiorentina sono state capaci di rifilarne quattro ai rossoblù; Napoli, Juventus, Milan e (ancora) Lazio ne hanno invece infilate tre alla volta.
L’importante, si sa, è segnare un gol più dell’avversario… ma forse subendone meno sarebbe più facile.