Archivio

Ranieri: «Il Cagliari deve tornare in Serie A. Francescoli? Un onore aver allenato Enzo»

Pubblicato

su

Intervenuto in diretta a Rossoblù 95 su Sardegna Uno, l’ex allenatore rossoblù Claudio Ranieri ha ricordato i suoi trascorsi sulla panchina del Cagliari: «Conoscevo la Serie C, quando mi trovai ad allenare i ragazzi del Cagliari capii cosa avevo in mano. Il Cagliari era una Ferrari, non potevo sbagliare».

 

LEICESTER – Ora alla guida del Leicester, il tecnico romano guida la Premier League: «Domenica affronteremo l’Arsenal. Il nostro obiettivo è la salvezza, tutto quello che viene va bene. Sappiamo che abbiamo una grande occasione, questo è l’anno che dobbiamo spingere, centrando magari la qualificazione in Champions League».

 

IL CAGLIARI DI RASTELLI – Dall’Inghilterra Ranieri segue ancora la squadra che gli aprì le porte della Serie A: «In estate ho incontrato il presidente Giulini, sono contento che il Cagliari sia primo in classifica. I rossoblù meritano di raggiungere la Serie A. Quest’anno ho visto diversi highlights del Cagliari, le partite però non riesco a vederle. I rossoblù stanno facendo molto bene, soprattutto in casa. Quando parti con i favori del pronostico è sempre più difficile. Tutti ti aspettano e cercano di fare bella figura contro la squadra più forte. La forza del Cagliari è il collettivo. Diamo i meriti a mister Rastelli che sta facendo un grande lavoro».

 

FRANCESCOLI? UN ONORE AVERLO AVUTO A CAGLIARI – Chiosa finale dedicata al suo Cagliari, che in due anni centrò il doppio salto dalla Serie C alla A, per poi raggiungere la salvezza nel massimo campionato nel ’91: «Francescoli? Allenarlo è stato un grande onore. Enzo è stato uno dei più grandi giocatori al mondo. Il mio Cagliari aveva voglia di sopravvivere. Dopo un girone d’andata negativo riuscimmo a mantenere la categoria facendo un grande ritorno, salvandoci addirittura con una gara d’anticipo. Cagliari mi ha lasciato la fierezza, il carattere del popolo sardo. Ho molti amici in Sardegna, porto sempre con me i ricordi della mia esperienza sull’isola».

Exit mobile version