Ex Rossoblù

Rastelli: «Il Cagliari di Nicola sta cercando continuità e identità. Piccoli mi ricorda…»

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Massimo Rastelli, ex allenatore del Cagliari, oggi ha parlato in modo diffuso della stagione che sta vivendo la squadra di mister Davide Nicola

Massimo Rastelli ha rilasciato una lunga ed articolata intervista per l’edizione odierna del quotidiano La Nuova Sardegna. L’ex allenatore del Cagliari ha parlato di diversi temati relativi alla stagione della squadra di Davide Nicola. Le sue parole:

2015-17 CON I ROSSOBLU’ – «Gli anni di Cagliari sono indimenticabili. Ho nel cuore dei ricordi indelebili. La mia è stata una grande squadra che vinse tanto e fece molti gol. Credo che anche i tifosi non se ne siano diementicati».

CAGLIARI – «La squadra sta chiaramente cercando continuità e identità. Lotta e sa come rialzarsi dalle situazioni più difficili. I risultati finora sono buoni visto che si ritrova in classifica sopra la zona più pericolosa. Classifica Serie A? E’ chiaro che dopo 14 giornate è presto per trarre delle conclusioni, la classifica è sempre cortissima e basta una vittoria per fare un grande salto o una sconfitta per essere spinti più in basso. Ma il Cagliari ha saputo sinora fare le cose abbastanza bene».

DAVIDE NICOLA – «Lui ha praticamente lavorato sempre in situazioni difficili riuscendo sempre a raggiungere l’obiettivo della salvezza. Ma è quasi sempre subentrato. Stavolta ha avuto invece dal Cagliari la possibilità di allenare da inizio stagione e coltivare un suo progetto. E i risultati penso che si stiano già vedendo».

IDEA DI GIOCO – «Quello che salta subito all’occhio è l’organizzazione della squadra in fase di non possesso. Cerca sempre di dare pressione alla squadra avversaria e di conquistare il pallone per ripartire. Mi sembra che dopo un avvio non bellissimo ora i risultati siano all’altezza delle aspettative della società».

SCUFFET SOSTITUITO DA SHERRI – «Queste cose suscitano maggiore attenzione quandi si tratta del ruolo del portiere. Anche a me è successo di dover fare un cambio del genere, in realtà l’allenatore è spesso costetto a fare scelte drastiche. L’obiettivo è dare tranquillità alla squadra. Sherri mi sembra si stia disimpegnando bene e, cosa importante ormai, mi pare che sappia usare molto bene i piedi».

DIFENSORI CENTRALI – «Mina e Luperto rappresentano una coppia ben assortita. Hanno grande esperienza e grandissima qualità negli interventi. E poi li vedo molto positivi anche in fase di impostazione».

CRESCITA DI ZAPPA – «Spesso non si ha la pazienza di aspettare i giovani. Zappa ha fatto già diversi campionati di Serie A e sta migliorando: in fase di spinta aveva già tanta qualità, sta aggiungendo anche una maggiore sicurezza e concretezza in fase di copertura. ».

IL CENTROCAMPO – «Makoumbou alterna cose ottime e ingenuità. Ma anche lui è giovane ed è destinato a migliorare. Adopo per me è una grossa sorpresa, davvero molto forte. E poi ci sono altri buonissimi giocatori come Marin, Deiola, un giovane come Prati. Le scelte sono diverse».

VIOLA O GAETANO? – «Averli in rosa è importante per un allenatore. Hanno caratteristiche diverse ma hanno entrambi tanta qualità. Certo Viola al momento è sembrato più determinante. Gaetano è un giocatore dalla tecnica indiscutibile ma ancora non si è espresso al meglio. Sono certo che non tarderà a farlo».

PICCOLI – «E’ un giovane molto interessante che ha anche tanta personalità, come ha mostrato trasfomando nel finale il rigore a Genova. Ha grande fisicità ed è in linea con attaccanti storici del Cagliari come Matri e Aquafresca».

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