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Recupero Cagliari-Lazio: cosa dicono regolamento e linee guida

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Le polemiche per il lungo recupero concesso in Cagliari-Lazio non accennano a fermarsi: facciamo chiarezza col supporto del regolamento

Il calcio dà, il calcio toglie. Ieri il Cagliari, reduce da una vittoria ed un pareggio arrivati entrambi in extremis contro Sampdoria e Sassuolo, ha perso al 98′ l’inedita sfida d’alta classifica contro la Lazio. Nel marasma scatenatosi dopo la rete di Caicedo e proseguito poi davanti a cronisti e telecamere nel post partita si sono creati, come di consueto, due schieramenti. Chi cercava spiegazioni per il lungo recupero concesso (il Cagliari) e chi invece confermava la bontà della decisione dell’arbitro Maresca (la Lazio). Le polemiche, come sempre, si sprecano anche all’indomani del match. Amplificate sui social e basate prevalentemente più su interessi personali che sulla realtà oggettiva.

REGOLAMENTO SUL RECUPERO – E’ quantomeno opportuno, però, fare chiarezza. Quella che in alcune circostanze manca anche agli occhi dei diretti interessati in Serie A. Come detto nell’immediato post gara di Cagliari-Lazio, è previsto un minuto suppletivo di recupero per ogni occasione in cui i sanitari entrano nel terreno di gioco per soccorrere un calciatore, indipendentemente dalla durata effettiva dell’interruzione di gioco. A questi vanno aggiunti – cosa ben più nota – i famosi 30 secondi a sostituzione. Facendo i calcoli si contano 5 ingressi dei sanitari in campo (per gli infortuni di Lykogiannis, Lazzari, Acerbi, Ionita e Nandez) e sei sostituzioni di cui due in contemporanea. In tutto: 7.30 minuti (ai 7′ inizialmente concessi si aggiungono 30” per la sostituzione Nainggolan-Deiola).

LINEE GUIDA – Va sottolineato che la durata del recupero da assegnare per i casi sopracitati non è specificata nel regolamento (pagine 70 e 72): come spiega l’ex arbitro Luca Marelli, alcune decisioni specifiche sono stabilite da linee guida, direttive e prassi. Come quella, ormai ventennale, di conteggiare un minuto di recupero per ogni ingresso dei sanitari e 30” per ogni sostituzione. E’ pur vero che spesso c’è scarsa coerenza nelle dinamiche che portano alla decisione della durata del tempo di recupero. Sono parecchi (anche recenti) i casi in cui, per via di controlli VAR e sostituzioni, il recupero assegnato è stato meno corposo rispetto alla sfida della Sardegna Arena: è chiaro che sulla questione, in un calcio sempre più determinato dai dettagli, andrà fatta ulteriore chiarezza.

UN PRECEDENTE RECENTE – Ma nel caso di Cagliari-Lazio il regolamento e le linee guida sono state seguite. Nessun complotto, come si legge sempre più spesso sul web. In occasione di Cagliari-Sampdoria il recupero inizialmente concesso (cinque minuti) fu aumentato. Fu allungato di un minuto per l’infortunio di Jankto al 94′ e di 30” per l’ingresso di Cerri per Simeone qualche minuto prima. Ed allo scadere del 96′ proprio Cerri trovò il gol vittoria per il Cagliari. Il calcio dà, il calcio toglie. Ma, almeno ieri, il regolamento è stato seguito alla lettera e le colpe della sconfitta rossoblu non sono da ricercare nel recupero (lungo ma equo, almeno da prassi) concesso da Maresca.

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