2014
Riva esalta Aru: «Il suo Giro come il nostro scudetto»
Gigi Riva e Fabio Aru, due volti altamente rappresentativi per lo sport sardo, seppur in epoche diverse e con risultati, almeno finora, diversi. Il giovane ciclista sta facendo sognare un’intera regione con le sue imprese al Giro d’Italia, con la tappa d’alta montagna vinta domenica e l’attacco sferrato alle primissime posizioni della classifica generale. Lo storico centravanti del Cagliari campione d’Italia nel 1970 lo ha esaltato, con alcune dichiarazioni apparse stamani sul Corriere dello Sport.
CHE IMPRESA – «Sono orgoglioso di questo ragazzo – ha esordito Riva – . E con me tutti i sardi. Ha sangue sardo, temperamento sardo. È fiero di essere sardo. Nel tunnel in cui siamo, ci voleva Aru a dare la speranza. Con lui si riparla della Sardegna. Come nell’anno dello scudetto? Sì. Proprio come allora c’è entusiasmo. Lì c’erano 30 partite. Qui ci sono 21 tappe. E si deve combattere giorno dopo giorno. Quella dello scudetto fu una cavalcata meravigliosa, anche quella di Aru lo è. Ora in Sardegna tutti, io per primo, sognano la maglia rosa di Aru. Cosa rappresenta Aru per la Sardegna? La luce, perché la Sardegna è in crisi. Dovunque la situazione è difficile. I giovani devono emigrare. Migliaia di operai sono senza lavoro. Ha chiuso il 30-35% delle aziende. Non ho mai visto la mia regione così giù. Siamo al buio e Aru rappresenta la luce».