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Riva ricorda Pelé: «A Cagliari, dopo una partita amichevole, ci trovammo e mi colpì la sua semplicità»

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Gianluigi “Gigi” Riva, bandiera del Cagliari e dell’intero calcio italiano, ha rilasciato delle dichiarazioni sul grande Pelé

Luigi “Gigi” Riva, storico giocatore del Cagliari che vinse lo scudetto nel 1969-70 nonchè ancora il miglior marcatore di sempre con la maglia della Nazionale Italiana (35 reti in 42 partite), ha rilasciato una serie di dichiarazioni nel corso delle quali sviscera tutte i suoi ricordi e le proprie sensazioni dopo la scomparsa di Edson Arantes do Nascimento, pseudonimo del ben più noto Pelé. Vi riportiamo uno stralcio delle sue parole a La Gazzetta dello Sport:

PELE’ E MARADONA – «Non ho alcun dubbio: Pelé è stato il più grande di tutti, come Maradona perché io li metto sullo stesso piano. Li ho visti da vicino, anche se in epoche diverse, e devo ammettere che io e tutti gli altri siamo dietro di loro, staccati rispetto a quei due»

A CAGLIARI – «Ricordi? Per fortuna sì e conservo due ricordi bellissimi, anche se molto lontani, di un paio di nostri incontri. In particolare mi impressionò la prima volta che venne a giocare a Cagliari. Dopo una partita amichevole ci trovammo nel ristorante del mio amico Giacomo e mi colpì la sua semplicità. Sorrideva e parlava con tutti, come una persona normale e ricordo che per questo stupì anche i miei compagni quella sera. Lui che aveva già vinto i Mondiali e avrebbe potuto far pesare il suo ruolo di fuoriclasse al di sopra di tutti, non se la tirava per niente. Davvero un bellissimo esempio per tanti altri giocatori meno bravi di lui. Mi colpì così tanto che me lo fece sembrare un sardo, uno vero insomma, incapace di fingere come i sardi»

LA MAGLIA – «Altri incontri? Purtroppo no e confesso che mi è sempre dispiaciuto non rivederlo più, perché sarebbe stato bello tornare a parlare con lui come due vecchi amici che si ritrovano dopo tanti anni. Ma forse proprio per questo mi rimane quel bellissimo ricordo del nostro primo incontro qui a Cagliari, alla fine del quale mi regalò la sua maglia gialla del Brasile con il numero 10 che mio figlio Nicola ha ritrovato proprio ieri in un armadio».

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