Muzzi: «Piccoli? E’ un grandissimo attaccante. Penso che…»

Roberto Muzzi, coordinatore tecnico della Primavera del Cagliari, oggi ha rilasciato diverse dichiarazioni sui rossoblù e non solo

Roberto Muzzi è stato ospitato da una trasmissione radiofonica sulle frequenze di Radio Sportiva, la quale l’ha interrogato circa diversi tematiche. Il coordinatore tecnico della Primavera del Cagliari oggi ha rilasciato delle dichiarazioni sull’organico dei rossoblù e non solo. Le sue parole:

ATTACCANTI IN SERIE A – «Credo che nel campionato italiano ci siano degli attaccanti fortissimi, dispiace per l’assenza di Scamacca. Noi qui a Cagliari abbiamo Piccoli che è un grandissimo attaccante, è un giocatore tardivo ma sicuramente farà comodo all’Italia. A me piacciono tutti gli attaccanti che sono andati in Nazionale, non mancano le alternative. Retegui e Raspadori sono degli attaccanti molto bravi, il primo fa gol e si sbatte».

IL LAVORO DI MUZZI – «Lavorare sui giovani da la soddisfazioni di creare l’attaccante del futuro? Assolutamente si, mi piace tanti tirare fuori dei ragazzi e mandarli in prima squadra. Nei settori giovanili italiani ci sono tantissimi talenti, dobbiamo avere più pazienza e coraggio. E’ normale che il giovane buttato dentro inizialmente faccia fatica, all’esterno li fanno giocare da giovanissimi. Perché non dovremmo farlo noi? Ai miei tempi c’erano più coraggio e pazienza e sono usciti giocatori con Totti, Del Piero e Vieni».

ESORDIO DI MUZZI IN SERIE A – «Avevo 18 anni e giocavo allo stadio Flaminio, davanti a me avevo solo Brehme. E’ stato bravo l’allenatore a buttarmi dentro in quel Roma-Inter».

SERIE A 2024-2025 – «Credo che sia ancora presto per dire cosa mi aspetto. Dopo queste prime tre partite mi è piaciuta la Juventus. Vedo la Roma ma penso che Inter e Milan lotteranno fino alla fine per lo scudetto».

PRIMAVERA DEL CAGLIARI – «Ragazzi già pronti per la prima squadra? Sisi ma noi lo speriamo. Abbiamo la fortuna che Davide Nicola li chiama molto spesso ad allenarsi con loro, questo ci fa piacere. Il nostro lavoro è quello di mandare più giovani possibile in prima squadra, spero che per fine anni qualcuno esordisca in Serie A».

ITALIA – «Nazionale? Io ho avuto una sola convocazione. In un momento come questo sicuramente per l’attaccante che ero sarei potuto stare in Nazionale. Quando giocavo io davanti a me avevo grandi campioni come Vialli, Mancini, Baggio, Vieri, Del Piero, Totti, Montella e Signori. Era difficile farsi spazio tra tutti questi nomi ma sono stato felice di aver fatto la mia carriera ed i miei gol. La Nazionale mi è mancata ma sono onesto nel dire che davanti a me avevo dei grandissimi giocatori».