Ex Rossoblù
Muzzi: «Devo fare i complimenti a Fabio Pisacane e lo staff per la crescita dei ragazzi»

Roberto Muzzi, ex attaccante del Cagliari e Coordinatore tecnico della Primavera, ha rilasciato un’intervista. Le dichiarazioni
Roberto Muzzi, ex attaccante del Cagliari e Coordinatore tecnico della Primavera, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Radiolina a “Il Cagliari in Diretta“. Sono stati molteplici i temi trattati nel format condotto da Valentina Caruso, Fabiano Gaggini e Alberto Masu. Ve li riportiamo di seguito:
PRIMAVERA – «C’è questa partita sabato, proseguiamo il campionato, stiamo facendo bene come crescita del settore dei calciatori. Devo fare i complimenti a Fabio Pisacane e lo staff per la crescita dei ragazzi. Il settore giovanile sta crescendo, sabato è una partita importante contro la Roma, prima della classifica, siamo concentrati per fare un match importante. Mercoledì c’è una partita importantissima, puntiamo ad andare in finale, è dura, incontriamo una squadra come la Juve. Sono fiducioso e contento perché possiamo raggiungere una finale storica».
COMPLIMENTI – «Si, ho detto che faccio i complimenti al settore giovanile, a tutti quanti. Con i ragazzi 2007/09 abbiamo raggiunto un traguardo importante. Noi vogliamo andare in finale, siamo a casa nostra, con il sostegno dei nostri tifosi speriamo di andare in finale».
UNDER 17/18 – «Sono bravi, Under 17/18, ci sono veramente ragazzi promettenti e questo è merito del lavoro che viene fatto sotto. Noi abbiamo fatto esordire un 2009/08/07 per portare più giocatori possibili in prima squadra».
RAPPORTO MARCOLIN – «Io e Dario è tanto che non ci sentiamo e vediamo. Ci lega un affetto e rispetto verso la persona e il giocatore. Credo che quando lo vedo e sento c’è sempre un’emozione».
GIOVANI – «E’ cambiato tanto il calcio dai miei tempi, ci sono i social e cose che disturbano il giovane. E’ cresciuta la generazione, sono più maturi, viziati, hanno tutto. Sono già adulti, noi quando eravamo giovani dovevamo guadagnarci le cose, oggi hanno tutto a disposizione. Per certi è un bene e per certi è un male. Ma se noi avevamo queste cose c’era un Roberto Muzzi che aveva quella fama, quella cattiveria. Oggi è difficilissimo per tante cose, pure per arrivare in Serie A. Prima c’erano solo 3 stranieri, si è aperto il mercato, credo che ogni anno e ogni cosa è a suo tempo».
GIOCATORI DI QUALITA’ – «Non è che è difficile, è noi che non abbiamo tempo e pazienza. Ci sono giocatori di talento, adesso metti da parte il piccolino e gracilino che tecnicamente è giocatore, preferisci mettere in campo uno grosso. Per me tocca aspettarli i giocatori; esempio: Totti era piccolo quando stava con me nel settore giovanile della Roma, lo hanno creduto e aspettato ed è diventato Francesco Totti, così come con me e Del Piero. Preferiamo più quello grande, strutturato e già pronto».
ALLENATORI – «Ogni società vuole dare una programmazione. Programmiamo un lavoro con l’allenatore, ci vuole tempo e pazienza. All’epoca nostra gli allenatori li mandavano via spesso e volentieri, per me bisogna avere pazienza. Ci vuole una programmazione per fare bene».
TIFOSI – «Noi stavamo al Sant’Elia, quest’abbraccio io lo sentivo uguale. Al Domus è una cosa straordinaria, è un’emozione bellissima, ti danno una carica. Ogni tanti penso: se giocavo io al Domus. Il tifoso del Cagliari ti spinge a fare la partita, per le squadre che vengono».
PARTITA – «Dobbiamo vincerla, combattere, giochiamo in casa. Abbiamo fatto sempre grandissime prestazioni e messo in difficoltà certe squadre, come con la Juve. Come impegno, voglia e ambiente abbiamo trascinato la squadra per fare una grande partita. Il Cagliari deve affrontarle tutte così, con l’atteggiamento aggressivo e può fare un grande risultato».
PICCOLI – «A me piace tanto, ha forza, tiro, è forte di testa. E’ giovane, è un grande attaccante che può fare comodo al Cagliari, ma anche in Nazionale».
PISACANE – «Quello che mi ha stupito, essendo così giovane è la lettura della partita. Già al primo allenamento era nel suo habitat, come comunicava coi giovani, la lettura della partita, i momenti difficili. E’ molto bravo su questo, ha una dote che ai giovani li fa migliorare e crescere tantissimo. Le sconfitte e le vittorie per lui sono uguali».
MANCOSU – «Marco bene, deve solamente migliorare e crescere. Io gli dico sempre ricordati che quando diventi allenatore ti devi levare quel vestito che da calciatore perché sono due cose diverse. Deve migliorare sotto tanti aspetti, ha una buona base che è un ex giocatore».
FELICI – «Credo che Felici è un giocatore importante, giovane, che salta l’uomo. Sono curioso, più avanti va, se mette più qualità che abbiamo visto in queste partite. Quello capita durante la partita, Felici è un giocatore importante per il Cagliari. Durante la settimana il mister vede chi sta meglio e solo lui sa. Dico sempre che l’allenatore è colui che allena tutta la settimana la rosa».
RICORDI – «Partita stupenda, 4-3 con la Roma di Zeman è stata una bella partita. Credo che è una di quelle partite dove incontri la Roma di Totti. L’anno di Tabarez l’anno più bello, la Juve ha vinto lo scudetto e non perdeva da 10 gare, ma noi vincemmo per 3-0».
DIVERTIMENTO – «Mi divertirei tanto. Mi piaceva giocare in questi tempi, perché ai tempi miei, difese forti, giocatori forti. Non c’erano queste regole. Prima quando prendeva un cartellino giallo il difensore ti facevano ammazzare».
DIFENSORE – «All’epoca mia quando il difensore per prendere un giallo era veramente perché scoordinato, sennò era difficilissimo».
GIOCATORI PRIMAVERA – «Ho detto prima, il lavoro strepitoso che stanno facendo sotto, Bernardo Mereu, Pierluigi Carta, arrivano giocatori su importanti che si affacciano nella Primavera. Sono di qualità allo stesso livello dei giocatori delle grandi squadre».
