2013
Rossoblù sempre al check in: in sei giornate quasi un giorno di viaggio
“Speriamo di tornare presto a casa nostra, è brutto giocare sempre in trasferta” questo il tweet di Nainggolan dopo la sfida contro l’Inter, che evidenza quello che ora è il più grande problema dei rossoblù: non avere ancora una casa. Non è un problema solo di affetti, ma anche logistico e di conseguenza fisico. Secondo quanto riporta l’Unione Sarda, con il turno infrasettimanale, in 9 giorni il Cagliari, oltre ad aver giocato 3 partite, ha trascorso più trasferimenti in aereo e pullman che in sul camp da gioco. Non è un dettaglio che deve essere preso alla leggera, e che ancora una volta ci mostra lo spirito di sacrificio dei giocatori rossoblù.
Per la gara a Trieste contro la Sampdoria ci sono volute 2 ore e 40 minuti di aereo più un ora e 20 di pullman tra andata a e ritorno, tornando a Elmas dopo la mezzanotte, giusto il tempo di un allenamento, e il martedì di nuovo in aeroporto per partire alla volta della Toscana, circa un ora di tratta per Pisa e 2° minuto sino a Livorno, stessa cosa il giorno dopo a seguito della gara, tornati alle 2 del mattino già dopo 9 ore erano nuovamente in campo e dopo due giorni in volo verso Trieste. Una corsa, anzi un volo contro il tempo: per un totale di 7 ore e 20 di aereo e 3 ore e 20 di pullman, da aggiungere altre 7 ore e 20 in volo e altre 2 ore e 20 in corriera, tra la gara contro l’Atalanta, e quelle di Milano e Firenze. Quasi un giorno di viaggio in sei giornate di campionato, partita di Coppa Italia esclusa, giocata anche quella a Trieste.