Nicola Salerno, ex ds rossoblu nell’era Cellino, parla della stagione del Cagliari e del recente avvicendamento in panchina Maran-Zenga
Una promozione in Serie A, quella del 2003/04, e gli alti e bassi immancabili nella gestione di Massimo Cellino. Nicola Salerno, ex direttore sportivo – a più riprese – del Cagliari nell’era del patron sanlurese (che ha seguito anche a Leeds e Brescia), ha parlato della stagione dei sardi a Mediagol: «I rossoblù hanno sempre fatto campionati ad alto livello, a partire da quando siamo stati promossi in Serie A insieme ad un Palermo eccellente con giocatori del calibro di Toni, Zauli e Corini. Abbiamo condiviso tanti campionati gratificanti e prestigiosi e il Palermo ha sempre fatto bene in serie A, per la storia dei rosanero ho grande rispetto. A Cagliari sono transitati giocatori di straordinaria levatura, da Zola a Suazo dal grande ed indimenticabile Davide Astori a Langella e Nainggolan che oggi è tornato in Sardegna».
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IL CAMBIO MARAN-ZENGA – «Non so dire se Zenga sia il profilo adatto per risollevare le sorti della compagine sarda, ha tanti anni d’esperienza alle spalle, ma molto dipenderà dall’approccio che avrà all’inizio con la squadra e da potenziali difficoltà che andranno gestite e risolte, ci vuole anche un pizzico di fortuna e coraggio. Auguro a Zenga di ottenere grandi risultati, ma ho molta stima nei confronti di Rolando Maran. L’ex tecnico ha dato il massimo per la causa e anche di più, nonostante i risultati nell’ultimo periodo non siano arrivati. La partenza brillante ha un po’ illuso l’ambiente, per cui si è creata una rottura data dalle grandi aspettative. Inizialmente non ci si aspettava un grande campionato, ma Maran ha sempre portato la barca all’asciutto. Sono molto affezionato al Cagliari, ci sono stato tanti anni e sono stato trattato da signore, per cui spero si salvino».