2014
Sant’Elia, corsa contro il tempo: il 20 giugno scade il termine imposto dalla Figc
Mentre il campionato volge ormai al termine con il Cagliari che si è guadagnato sul campo la permanenza in Serie A anche per la prossima stagione, è già cominciato il conto alla rovescia per risolvere la questione legata allo stadio Sant’Elia.
Come riportato da L’Unione Sarda, infatti, il Consiglio federale della Figc ha stabilito che entro il 20 giugno tutte le società che parteciperanno al campionato di Serie A dovranno indicare l’impianto dove disputare le gare casalinghe della prossima stagione. Poco più di un mese dunque a disposizione per risolvere la situazione di stallo che sinora ha impedito l’apertura a 16 mila spettatori dell’impianto cagliaritano.
Nel caso in cui la telenovela sul Sant’Elia non dovesse terminare entro la data indicata dalla Federazione, si manifesterà nuovamente lo spettro di una nuova stagione “in trasferta”. In questo caso infatti sarà necessario ottenere una deroga per giocare in un altro impianto.
Inoltre, come stabilito dalla Figc, la capienza minima degli impianti deve essere di 20mila posti salvo deroghe concesse dal Consiglio di Lega per stadi dichiarati agibili per 16mila e per impianti in fase di ammodernamento, ristrutturazione o ampliamento sulla base di un progetto già approvato dalla commissione provinciale di vigilanza con capienza da 16mila posti da realizzarsi entro l’inizio della terza stagione successiva a quella del 2014/2015.
Al momento, sul Sant’Elia si attende l’incontro che dovrebbe avvenire in settimana tra Luca Silvestrone, rappresentante del fondo americano interessato alla costruzione di un nuovo impianto e all’acquisizione del club, e il Comune di Cagliari. Con Silvestrone dovrebbe esserci anche Dan Meis, architetto americano che tra l’altro ha progettato il nuovo stadio della Roma, ma non è detto che un esito positivo consenta comunque di arrivare alla data di scadenza con tutte le carte in regola.