2013

Sant’Elia, Mossa (Lavori Pubblici): «Un miracolo aprire lo stadio a settembre»

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La querelle sulla vicenda stadio e sul ritorno del Cagliari al Sant’Elia sembrava essersi conclusa con la firma della convenzione e con la dichiarazione di intenti di Comune e società alla collaborazione verso una soluzione definitiva e condivisa della questione. Ancora una volta, invece, le lungaggini burocratiche nell’avvio dei lavori, che si ripercuotono inevitabilmente sui tempi di riapertura dell’impianto, ripropongono lo stesso copione andato in scena da ben 18 mesi a questa parte, da quando cioè il Cagliari ha abbandonato il Sant’Elia e ha cominciato il suo girovagare alla ricerca di una soluzione alternativa che poi è svanita in un mare di polemiche e inchieste giudiziarie.

Il presidente Cellino, infatti, stufo dei ritardi che ancora una volta impediscono la riapertura dello stadio, sbotta contro le istituzioni che cercherebbero di ostacolare il ritorno a casa del Cagliari. Dal Comune, però, non si fa attendere la risposta dei dirigenti e assessori interessati, che non ci stanno a far passare l’amministrazione come responsabile della situazione.

Come riportato dall’edizione odierna de L’Unione Sarda, il dirigente ai Lvori Pubblici, Mario Mossa, replica così alle parole di Cellino«Riaprire lo stadio a settembre sarebbe stato un miracolo. Anche al termine della riunione a Villa Devoto di giugno, si parlò di riaprire lo stadio nella seconda metà di ottobre. Speriamo di farcela. Gli operai hanno lavorato anche nell’ultimo fine settimana, sabato e domenica. Stanno facendo il possibile. Ma non dimentichiamo che il Sant’Elia è uno stadio chiuso da oltre un anno, non si può pretendere che sia disponibile in pochi giorni»

Dello stesso tenore le parole dell’Assessore ai Lavori Pubblici, Luisa Anna Marras, che afferma: «Il cantiere non è indietro, si stanno rispettando i tempi previsti», anche se al momento non si sa quando verrà nuovamente convocata la Commissione comunale di vigilanza che deve decidere la riapertura dell’impianto per una capienza di cinque mila persone. Al proposito, l’Assessore alla cultura con delega allo sport, Enrica Puggioni, che ha il potere di convocare l’organo, ha affidato il suo pensiero a un comunicato nel quale si afferma che «Dopo una mattinata di lavoro, la Commissione ha valutato la necessità di alcuni approfondimenti formali e sostanziali, per cui sarà necessario un aggiornamento nei prossimi giorni», ma nessuna data è stata però fissata.

Nei prossimi giorni, invece, la Commissione Lavori Pubblici effettuerà un sopralluogo all’interno dello stadio per verificare lo stato dei lavori. Il progetto che consentirà di aprire l’impianto a cinque mila persone prevede che circa tre mila si accomodino nella tribuna centrale in cemento armato, mentre le restanti due mila occupino le tribune Dalmine della curva nord. Nel frattempo prosegue la realizzazione dei tunnel d’acciaio che dal piazzale esterno dello stadio porteranno fino alle tribune per evitare i rischi di caduta di calcestruzzo, poi ci si dovrà occupare della sostituzione del maxi schermo, delle telecamere di sicurezza e delle torri faro.

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