2013

Sant’Elia, via libera della Lega all’apertura per cinquemila spettatori

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Al termine del sopralluogo effettuato ieri all’interno del Sant’Elia dagli uomini della Lega Calcio, l’ex prefetto di Roma, delegato per la questione stadio in Sardegna, Achille Serra, si è mostrato ottimista circa la riapertura in breve tempo dell’impianto. In attesa di capire, la settimana prossima, se ci saranno le condizioni per l’apertura totale a sedicimila spettatori per la gara del 19 ottobre contro il Catania, nel frattempo è arrivato dalla Lega il via libera per l’apertura del Sant’Elia a cinquemila spettatori. 

A questo punto si attende solo il via libera ufficiale delle istituzioni, ma intanto quello verbale di Achille Serra è arrivato. Queste le parole del Superprefetto riportate dal Corriere dello Sport: «Per quanto abbiamo potuto vedere oggi siamo pronti per i cinquemila spettatori. Si sta lavorando per allargare la capienza fino ai sedicimila. Voltiamo pagina. Ho trovato grande disponibilità da parte di tutti, da chi lo ha progettato e dal Comune che con il Sindaco in testa, sta portando avanti un discorso concreto. Entro i prossimi giorni dovrebbero arrivare le autorizzazioni dopo il collaudo definitivo, ma sono quasi sicuro che almeno per i cinquemila non ci saranno problemi. Credo che sia doveroso che il Cagliari e la Sardegna abbiano una squadra di alto livello e che questa squadra possa essere seguita da vicino. Anche perché da due anni gioca ad alti livelli. Mi pare giustificata anche la protesta dei calciatori, che sono costretti a fare grandi sacrifici sul campo e a livello familiare a causa delle continue trasferte. Ho visto che tutti i soggetti interessati operano nella stessa direzione e ci hanno dato garanzie sul fatto che i lavori saranno terminati in tempo utile».

Ora la palla passa in mano agli operai, che dovranno accelerare i lavori, e alle due Commissioni interessate: se ci si accontentasse dell’apertura per cinquemila tifosi, basterebbe il via libera di quella comunale, altrimenti sarebbe necessario quello della Commissione provinciale.

 

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