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Sau: «Non regaleremo niente all’Empoli, due anni fa la stagione cambiò»
Un gol ritrovato in campionato, una spinta in più per il finale di stagione: Marco Sau mette l’Empoli nel mirino ricordando il pareggio in extremis di due anni fa
Olbia–Cagliari si è chiusa con un poker in cui un asso lo ha calato Marco Sau con un destro a giro dal limite. Segno di un’affinità ritrovata con il gol, dopo un lungo digiuno e l’esultanza liberatoria di due settimane fa. Ora il campionato propone la sfida all’Empoli, due anni fa un pareggio in extremis dei toscani minò le speranze di salvezza dei rossoblù. Pattolino se lo ricorda bene: «Allora ci pensammo tanto, poteva essere un crocevia davvero importante per la salvezza. Da lì è cambiato tutto, il campionato ha girato dalla parte sbagliata. Però stiamo parlando di un’altra stagione, ora noi siamo salvi e loro sono lì che si stanno giocando la permanenza in Serie A: andremo in campo agguerriti, non vogliamo regalare niente. Abbiamo motivazioni diverse, loro verranno a cercare di far punti ma non troveranno terreno fertile».
FINIRE IN CRESCENDO – Tre giornate alla fine del campionato, per Sau gli stimoli ci sono ancora sia come collettivo che dal punto di vista personale: «Ci teniamo a finire bene questo campionato, è una questione di prestigio di squadra: più in alto si arriva meglio è per tutti. Quest’anno a parte qualche scivolone abbiamo fatto anche tante buone prestazioni, soffrendo siamo riusciti a fare un grande campionato e i punti che abbiamo sono meritati. Cossu? Sono contento, ci conosciamo e lui conosce benissimo l’ambiente: serve una figura così. Il gol? Un giocatore vuole sempre segnare il più possibile, ma non sempre ci si riesce. Ci sono periodi in cui sbagli, e anche quando fai la cosa giusta un rimpallo o una parata ti tolgono la gioia del gol. Moduli? Io cerco di adattarmi anche quando si cambia, sono sempre al servizio della squadra anche se naturalmente mi piace giocare davanti».