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Semplici: «Sono entusiasta. Vi spiego il mio progetto con il Cagliari»

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Leonardo Semplici, allenatore del Cagliari, ha rilasciato alcune dichiarazioni durante un’intervista in merito al suo progetto con i rossoblù

Leonardo Semplici, allenatore del Cagliari, ha rilasciato alcune dichiarazioni durante un’intervista al Corriere dello Sport in merito al suo progetto con i rossoblù.

VICINANZA – «Sono stato tante volte in vacanza in Sardegna ma è sempre bello e ora lo è ancora di più perché la gente mi riconosce e si complimenta per quello che abbiamo fatto. Sento entusiasmo attorno a me e questo mi fa un grande piacere».

IMPRESA – «Credo sia stato un cammino straordinario e un qualcosa che rimarrà nella storia sportiva del Cagliari. Dovunque vada sento stima e apprezzamento perché tutti ci riconoscono quello che abbiamo fatto».

15 PARTITE – «Tutto è stato particolare perché al mio arrivo ci davano tutti per retrocessi, ma io e lo staff non siamo mai stati negativi. Questo ci ha permesso anche nel momento più critico delle quattro sconfitte di non mollare e di tenere la barra dritta. Proprio in quelle sconfitte è nata la salvezza».

MOMENTO DECISIVO- «Mi ricordo il martedì dopo la sconfitta rimediata contro il Verona. C’è stato un confronto chiaro e schietto, durante il quale ci siamo detti le cose che andavano realizzate. Da lì è scattato qualcosa».

INIZIO STAGIONE – «Per noi allenatori il tempo è sempre dietro l’angolo. Di sicuro, riuscire a impostare la squadra dall’inizio della stagione, ci permetterà di prepararci al meglio. L’obiettivo è quello di trasmettere subito la mentalità giusta».

IMPOSTAZIONE LAVORO – «Niente segreti o accorgimenti tecnologici particolari. Mi piacerebbe avere la squadra a disposizione già da subito ma so che non sarà possibile. Il mercato sarà lungo e dobbiamo trovare giocatori che abbiano grande fame per venire a Cagliari e voglia di mettersi in discussione. Sia chi rimarrà, sia chi arriverà, dovrà avere questi requisiti. Perché per avere risultati, dobbiamo prima creare l’uomo e poi il calciatore».

PRIMA ESPERIENZA IN A – «Sono arrivato a Cagliari con l’ambizione di provare ad aprire un ciclo. Sapevo che sarebbe stato determinante il finale di stagione per avere questa opportunità di allenare una squadra che avesse degli obiettivi diversi dalle squadre che ho allenato in precedenza. Devo molto alla spalla perché mi ha fatto arrivare in A e ora mi auguro con il presidente e il direttore, di allestire una squadra competitiva per arrivare al nostro obiettivo».

VETO – «In questo mercato dobbiamo stare attenti a tutto quindi non posso sbilanciarmi. Certo che il veto lo metterei su diversi giocatori ma poi è la società che decide sulle varie situazioni. Se partissero giocatori importanti sarebbe necessario rimpiazzarli nel migliore dei modi, ma non posso fare nomi in questo momento».

GODIN E WALUKIEWICZ – «La società si è già pronunciata su Godin, mentre Walukiewicz è vero che non l’ho schierato e non gli ho dimostrato fiducia, ma avevo 15 partite a disposizione dovevo andare subito su un obiettivo senza fare esperimenti. Ho sacrificato lui che a qualità, ma anche qualche altro giocatore. Non credo si possa parlare di sostituto di Godin, ma di un giocatore importante per la rosa dei giocatori».

NAINGGOLAN – «Mi auguro che sia con noi. È un giocatore capace di spostare gli equilibri e poterlo avere da subito sarebbe importantissimo. La società sta lavorando ma credo che il Cagliari abbia un presidente ambizioso che nonostante le difficoltà che tutti attraversano, riuscire ad allestire una squadra competitiva».

CRAGNO E VICARIO – «Se partisse Cragno mi dispiacerebbe molto, come ragazzo e come portiere. Non è agli Europei ma è nel giro della nazionale e perderemo un punto di riferimento importante. Vicario ha fatto bene quando è stato chiamato in causa in sua assenza ed è un giocatore di grande prospettiva. Valuteremo, in caso di necessità, se puntare su di lui, ma è ancora un discorso prematuro».

TATTICA – «Vogliamo dare seguito al lavoro fatto e punteremo sul 3-4-2-1, ma sarà necessario cambiare l’interpretazione delle gare. Il fatto che l’anno scorso dovessimo fare il risultato a tutti i costi, non ci ha permesso di sviluppare un certo tipo di calcio. Dovremo cambiare questo aspetto perché mi piace guidare una squadra propositiva, pronta a giocare al calcio impostando da dietro».

CHIAMATE – «Sono tornati nel nostro campionato tanti allenatori importanti e far parte di questo gruppo mi riempie di orgoglio. Da allegri a Sarri passando per Mourinho, il torneo avrà un ottimo livello. Io sono concentratissimo su quello che era il mio obiettivo: impostare una nuova stagione con il Cagliari e provare a fare un passo in avanti nella mia carriera mettendo in mostra le qualità dei calciatori con il mio lavoro».

TENTAZIONE FIORENTINA – «Sono di Firenze, fiorentino e tifoso da bambino. Ma in questo momento non ho mai pensato a questa eventualità perché i miei pensieri, il mio cuore e tutto me stesso sono concentrati sul Cagliari e sui colori rossoblù».

EUROPEI – «Guardo parecchie partite e ovviamente non mi perdo la nazionale. Mancini ha creato un gruppo squadra importante con giocatori di qualità che hanno dato un’aria diversa rispetto al passato. È un gruppo che vuole provare a fare qualcosa di straordinario e l’aspetto mentale in questo sarà fondamentale».

VITTORIA FINALE – «Credo che la squadra da battere sia sempre la Francia ma attenzione anche al Belgio».

MALORE ERIKSEN – «Immagini drammatiche quelle che abbiamo tutti visto in diretta. Per fortuna il ragazzo sta bene e si è ripreso. Mi auguro possa presto ricalcare i campi di calcio anche se non so se sarà possibile. Ma questi fatti ci devono far riflettere in modo da non sottovalutare nessun aspetto della salute e stare attenti a tutto».

AUGURIO AL CAGLIARI E AI TIFOSI – «Mi auguro di portare il Cagliari all’obiettivo ed è lo stesso che faccio anche i tifosi. E che Leonardo Semplici sia l’allenatore che nel suo piccolo riesce a regalare loro quelle soddisfazioni che meritano».

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